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<b>NEO NISIDINA compresse effervescenti con vitamina C</b><br>  Acido acetilsalicilico + paracetamolo + acido ascorbico (vitamina C)<br><b>Che cos’è e a che cosa serve</b><br>NEO NISIDINA è un medicinale per uso orale che allevia il do

NEONISIDINA C 20 COMPRESSE EFFEVESCENTE VIT-C

Codice Prodotto (Minsan): 004558209
Classificazione: PARACETAMOLO, ASSOCIAZIONI ESCLUSI GLI PSICOLETTICI

Prezzo di listino: 7,90 €

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NEO NISIDINA compresse effervescenti con vitamina C
Acido acetilsalicilico + paracetamolo + acido ascorbico (vitamina C)
Che cos’è e a che cosa serve
NEO NISIDINA è un medicinale per uso orale che allevia il dolore (analgesico) e riduce la febbre (antipiretico) che contiene tre principi attivi: acido acetilsalicilico, paracetamolo e vitamina C (acido ascorbico).

NEO NISIDINA si usa per il trattamento dei sintomi dell'influenza e delle malattie da raffreddamento, mal di testa, infiammazione dei nervi (nevralgie), mal di denti, dolori mestruali, dolori alle articolazioni.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni di trattamento.

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Descrizione Prodotto

DENOMINAZIONE

NEO NISIDINA compresse effervescenti con vitamina C
Acido acetilsalicilico + paracetamolo + acido ascorbico (vitamina C)

Che cos’è e a che cosa serve
NEO NISIDINA è un medicinale per uso orale che allevia il dolore (analgesico) e riduce la febbre (antipiretico) che contiene tre principi attivi: acido acetilsalicilico, paracetamolo e vitamina C (acido ascorbico).

NEO NISIDINA si usa per il trattamento dei sintomi dell'influenza e delle malattie da raffreddamento, mal di testa, infiammazione dei nervi (nevralgie), mal di denti, dolori mestruali, dolori alle articolazioni.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni di trattamento.

CONTROINDICAZIONI

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non prenda NEO NISIDINA
- se è allergico all'acido acetilsalicilico, al paracetamolo, all'acido ascorbico o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se è allergico ai medicinali che appartengono al gruppo dei salicilati o degli antinfiammatori non steroidei (FANS);
- se in passato ha sviluppato sintomi quali asma, gonfiore del viso, della lingua e della faringe (angioedema) e orticaria in seguito all'assunzione di antinfiammatori non steroidei (FANS);
- se ha lesioni allo stomaco o al primo tratto dell'intestino (ulcera gastrica o duodenale);
- se ha una predisposizione ai sanguinamenti (emorragie), ad esempio se soffre di disturbi della coagulazione del sangue (emofilia);
- se è nel terzo trimestre di gravidanza;
- se ha meno di 16 anni di età;
- se ha tra 16 e 18 anni ed è affetto dal virus della varicella o dell'influenza, perché può causare gravi complicazioni(vedere il paragrafo “Bambini e adolescenti”);
- se soffre di asma;
- se soffre di gravi problemi della funzionalità dei reni, del fegato o del cuore;
- se sta prendendo metotrexato (a dosi di 15 mg/settimana o più) (vedere il paragrafo “Altri medicinali e NEO NISIDINA”);
- se soffre di una malattia causata dalla carenza dell'enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi;
- se soffre di una malattia del sangue caratterizzata da un basso numero di globuli rossi (grave anemia emolitica).

Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere NEO NISIDINA.

Eviti di usare questo medicinale per più di 3 giorni senza aver consultato prima il medico e senza il suo diretto controllo. Se il dolore o la febbre persistono o peggiorano, se si manifestano sintomi nuovi o se sono presenti arrossamenti o gonfiori, consulti immediatamente il medico perché questi potrebbero essere segni di un aggravamento della patologia in atto.

Prenda questo medicinale con cautela e solo dietro consiglio del medico nei seguenti casi:
- se soffre di raffreddore allergico e polipi nasali;
- se ha problemi allo stomaco e all'intestino cronici o ricorrenti o se in passato ha sofferto di ulcera, sanguinamento o perforazione allo stomaco o all'intestino;
- se sospetta di essere allergico ad altri medicinali simili (analgesici antipiretici o ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS));
- se fa uso abituale di bevande alcoliche;
- se soffre di problemi al fegato (insufficienza epatica lieve o moderata, alterazione della funzione epatica ad esempio dovuta ad abuso cronico di alcol, epatiti, sindrome di Gilbert);
- se ha problemi ai reni (alterazione della funzione renale e insufficienza renale lieve o moderata);
- se sta prendendo dei medicinali per fluidificare il sangue (anticoagulanti orali, antiaggreganti piastrinici, eparina per via sistemica, trombolitici, o altri farmaci) (vedere il paragrafo “Altri medicinali e NEO NISIDINA”);
- se deve sottoporsi ad un intervento chirurgico o un esame diagnostico invasivo, perché potrebbero verificarsi problemi di coagulazione del sangue;
- se è nel primo o secondo trimestre di gravidanza;
- se è anziano e ha più di 70 anni, specialmente se allo stesso tempo sta assumendo altri medicinali contemporaneamente.

Eviti l'uso prolungato o frequente del medicinale senza aver prima consultato il medico e non assuma contemporaneamente altri prodotti contenenti paracetamolo, poiché se il paracetamolo viene assunto in dosi elevate si possono verificare gravi effetti indesiderati. Il rischio di gravi effetti indesiderati è aumentato anche quando NEO NISIDINA viene assunto insieme ad altri medicinali utilizzati per alleviare il dolore (analgesici) o per abbassare la febbre (antipiretici), pertanto eviti l'uso contemporaneo di questi medicinali.
L'uso di analgesici (antidolorifici), soprattutto ad alte dosi, può causare mal di testa che non deve essere trattato con dosi maggiori del farmaco.

L'interruzione improvvisa dell'assunzione di analgesici dopo un periodo prolungato di uso scorretto a dosi elevate può provocare mal di testa, stanchezza, nervosismo e sintomi da astinenza che si risolvono entro qualche giorno. Fino a quel momento, eviti di assumere altri antidolorifici e non ricominci ad assumerli senza aver consultato il medico.

L'uso non corretto del medicinale (per dosi o per durata superiori a quelle indicate) può provocare gravi danni, particolarmente a carico del fegato, dei reni (nefropatia da analgesici) o del sangue, che potrebbero mettere a rischio la vita del paziente.

L'acido acetilsalicilico può diminuire l'eliminazione dell'acido urico e causare un attacco di gotta in persone suscettibili, inoltre può mascherare i sintomi di un'infezione.

L'assunzione di questo medicinale può alterare i risultati di alcuni esami di laboratorio come la misurazione dei livelli di acido urico (uricemia) o di zucchero (glicemia) nel sangue.

Bambini e adolescenti
Questo medicinale è controindicato nei bambini e negli adolescenti al di sotto di 16 anni, ma nel caso si sospetti un'infezione causata da virus, quale ad esempio l'influenza o la varicella, NEO NISIDINA non deve essere preso nemmeno negli adolescenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni (vedere il paragrafo “Non prenda NEO NISIDINA”). In questo caso c'è il rischio di una malattia rara e pericolosa per la vita caratterizzata da vomito, mal di testa , perdita di coscienza, insufficienza epatica e problemi al sistema nervoso centrale (sindrome di Reye), che richiede un immediato intervento medico.

Interazioni con altri medicinali
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Per ognuno dei componenti di NEO NISIDINA sono indicati i medicinali che possono modificarne l'effetto.

Faccia particolare attenzione se sta assumendo i seguenti medicinali, perché l'acido acetilsalicilico può aumentarne gli effetti ed il rischio di tossicità:
- altri medicinali usati per alleviare il dolore e le infiammazioni (antinfiammatori non steroidei (FANS), corticosteroidi) e alcol, perché aumentano il rischio di effetti indesiderati a livello dello stomaco e dell'intestino (per esempio emorragia gastrointestinale);
- medicinali usati per alcune malattie del cuore (glicosidi cardiaci, quali digossina, digitossina);
- litio, un medicinale usato per problemi della mente;
- medicinali per fluidificare il sangue (antiaggreganti piastrinici, trombolitici, anticoagulanti), medicinali antidepressivi (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)) e medicinali per la gotta (uricosurici), perché possono aumentare il rischio di sanguinamento;
- metotrexato, un medicinale usato per l'artrite reumatoide e per trattare alcuni tumori;
- medicinali che abbassano il livello di zucchero nel sangue (agenti ipoglicemizzanti);
- acido valproico, un medicinale usato per l'epilessia.

L'acido acetilsalicilico inoltre può diminuire l'effetto dei seguenti medicinali:
- medicinali usati per abbassare la pressione del sangue (antiipertensivi) e i diuretici, incluso lo spironolattone;
- medicinali che favoriscono l'eliminazione di acido urico (ad esempio probenecid, sulfinpirazone).

Il metamizolo (sostanza usata per ridurre dolore e febbre) può diminuire l'effetto dell'acido acetilsalicilico sull'aggregazione piastrinica (cellule del sangue che si attaccano e formano un coagulo di sangue), se assunto contemporaneamente. Pertanto, questa combinazione deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono aspirina a basse dosi per la cardioprotezione.

Faccia attenzione se sta assumendo i seguenti medicinali, perché possono modificare l'attività del paracetamolo:
- probenecid, usato per la gotta, e salicilammide, un antidolorifico, che ritardano l'eliminazione del paracetamolo e ne aumentano la tossicità;
- medicinali usati per fluidificare il sangue (anticoagulanti orali), perché aumentano il rischio di sanguinamento quando il paracetamolo viene somministrato contemporaneamente per 7 giorni o più;

- colestiramina, usata per ridurre i livelli del colesterolo nel sangue, propantelina, usata per i crampi allo stomaco, o altri medicinali che rallentano lo svuotamento gastrico, perché possono ridurre l'assorbimento del paracetamolo;
- medicinali che, invece, accelerano lo svuotamento gastrico, come la metoclopramide, usata per inibire il riflesso del vomito, perchè portano ad un aumento della velocità di assorbimento;
- medicinali che provocano induzione enzimatica, per esempio alcuni medicinali ipnotici e antiepilettici (glutetimmide, fenobarbital, fenitoina, carbamazepina), cimetidina, un medicinale per l'acidità di stomaco, e rifampicina, un antibiotico, perché possono causare gravi danni al fegato. Lo stesso può verificarsi in caso di abuso di alcol;
- cloramfenicolo, un antibiotico, perché il paracetamolo può aumentarne la tossicità;
- zidovudina (AZT), usata per il trattamento nell'AIDS, perché l'uso concomintante con il paracetamolo potenzia il rischio di riduzione dei globuli biachi (neutropenia) indotta da quest'ultimo. Pertanto, si dovrebbe assumere NEO NISIDINA insieme ad AZT soltanto sotto controllo del medico.

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Si possono verificare :
- disturbi allo stomaco, nausea, vomito, lesioni a stomaco e intestino (ulcere gastroduodenali) e infiammazione dello stomaco (gastrite erosiva) che può portare a sanguinamento anche grave.
Tali effetti si manifestano soprattutto in seguito all'uso di alte dosi, ma possono manifestarsi anche a basse dosi;
- gravi reazioni allergiche con sintomi come abbassamento della pressione del sangue (ipotensione), problemi a respirare (dispnea, broncocostrizione), shock anafilattico, gonfiore del viso, delle labbra e della faringe (edema angioneurotico), reazioni cutanee.

Inoltre, in seguito all'uso di NEO NISIDINA lei può manifestare i seguenti effetti indesiderati:
Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):
- ansia;
- dolore all'addome, nausea.

Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100):
- vomito;
- diarrea.

Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000):
- disturbi psicotici;
- vertigini causate da problemi all'orecchio;
- flatulenza;
- iperidrosi (aumentata sudorazione);
- sensazione di stanchezza e affaticamento;
- alterazione della funzionalità del fegato e aumento di alcuni enzimi (transaminasi);
- lesioni allo stomaco o all'intestino (ulcera gastrointestinale) e sanguinamento.

Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000):
- riduzione dei livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia);
- gravi lesioni alla mucosa dello stomaco o dell'intestino (perforazione gastrointestinale);
- gravi malattie della pelle (incluso eritema multiforme);
- disturbi della funzionalità dei reni;
- diminuzione del numero delle piastrine, globuli bianchi, o di tutti gli elementi del sangue, globuli rossi inclusi (alterazioni dell'ematocrito, trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, pancitopenia);
- reazioni allergiche quali ad esempio eritema, orticaria, nausea, edema di Quincke, gonfiore, difficoltà a respirare (dispnea) e shock anafilattico;
- difficoltà a respirare causate da una costrizione dei bronchi (broncospasmo) nelle persone allergiche ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Non noti (la cui frequenza non può essere stabilita sui dati stabiliti): - aumento del rischio di sanguinamento come perdita di sangue dal naso (epistassi) e dalle gengive (gengivorragia) a causa dell'effetto antiaggregante dell'acido acetilsalicilico che può durare per diversi giorni dalla sospensione del trattamento;
- mal di testa, sonnolenza, confusione;
- disturbi della vista;
- problemi all'udito, suono o rumore percepito dal paziente ma non generato dall'ambiente esterno (tinnito);
- prolungamento della gravidanza e del travaglio;
- problemi ai reni (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria);
- reazioni della pelle anche gravi (eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica);
- anemia da carenza di ferro, a causa dei sanguinamenti nel tratto digerente, soprattutto in seguito all'uso prolungato dell'acido acetilsalicilico; - in casi di iperdosaggio, per la presenza di paracetamolo, si può provocare citolisi epatica, che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Monografia

004558209

DENOMINAZIONE

NEO-NISIDINA C

PRINCIPI ATTIVI

Una compressa effervescente contiene: acido acetilsalicilico 300 mg,  paracetamolo mg 200,  acido ascorbico (vitamina C) mg 300.

ECCIPIENTI

sodio bicarbonato, acido citrico, lattosio, aroma limone, saccarina sodica, polivinilpirrolidone, acido fumarico.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento dei sintomi dell'influenza e delle sindromi da raffreddamento. Trattamento sintomatico di mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali e dolori articolari.

CONTROINDICAZIONI/EFFET TI INDESIDERATI

I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienza epatocellulare. Ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto. Gastropatie (es. ulcera gastroduodenale). Tendenza accertata alle emorragie. Asma.

POSOLOGIA

Da 1 a 4 compresse effervescenti di Neo-Nisidina C al dì.NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati. Neo-Nisidina C deve essere sempre sciolta in ½ bicchiere d'acqua prima dell'uso. L'assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno. Nei bambini al di sotto dei 12 anni, il prodotto va somministrato solo su prescrizione medica.

CONSERVAZIONE

Il preparato è sensibile all'umidità. Nel tappo del tubetto è contenuto un essiccante per proteggere le compresse dall'umidità esterna; pertanto la confezione deve essere ogni volta accuratamente richiusa.

AVVERTENZE

Dopo tre giorni di impiego alla dose massima o dopo 5-7 giorni di impiego continuativo, consultare il medico. Inoltre va consultato il medico da parte di pazienti con disturbi gastrici o intestinali cronici o ricorrenti o compromessa funzionalità renale. Somministrare con cautela nei soggetti con insufficienza renale od epatica. Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Vedere anche la voce “Interazioni”. Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi. In caso di affezioni virali, quali influenza o varicella, consultare il medico prima di somministrare il prodotto ai ragazzi; se durante il trattamento compaiono vomito prolungato e profonda sonnolenza, interrompere la somministrazione. Nei rari casi di reazioni allergiche la somministrazione deve essere sospesa. In caso di regime privo di sodio o iposodico è da tenere presente che ogni compressa di Neo-Nisidina C contiene circa 440 mg di sodio. Riguardo alla vitamina C, a dosaggi più alti di quelli consigliati, sono stati riferiti cefalea e disturbi gastrointestinali; inoltre può interferire, ad alte dosi, sui risultati di alcuni tests diagnostici (in particolare la ricerca di glucosio nelle urine con mezzi non specifici). L'impiego preoperatorio può ostacolare l'emostasi intraoperatoria. TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI

INTERAZIONI

Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione  delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’ acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). E' sconsigliato l'uso del prodotto se il paziente è in trattamento con altri antinfiammatori. Il farmaco può interagire con anticoagulanti, uricosurici, sulfaniluree ipoglicemizzanti.

EFFETTI INDESIDERATI

Con l’uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema alla laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini. In caso di iperdosaggio, per la presenza di paracetamolo, si può provocare citolisi epatica, che può evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile. Per la presenza di acido acetilsalicilico possono manifestarsi anche disturbi otovestibolari (ronzii, ecc.), fenomeni emorragici (epistassi, gengivorragia, ecc.), ritardo di parto e riduzione della conta piastrinica.

SOVRADOSAGGIO

Epatopatia, vertigini e disturbi auditivi in bambini ed anziani possono essere sintomo di sovradosaggio. In questi casi chiedere il consiglio del medico. Anche un notevole aumento della diuresi può essere sintomo di sovradosaggio.

GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

Per l'uso in gravidanza consultare il medico. Non usare negli ultimi tre mesi di gravidanza a meno che l'uso sia specificatamente prescritto dal medico.

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