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IODIO SOL ALCO II 20ML 2%/2,5%

IODIO SOL ALCO II 20ML 2%/2,5%

Codice Prodotto (Minsan): 031262013
Classificazione: ALTRI PREPARATI MINERALI

Prezzo di listino: 4,80 €

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Iodio New.Fa.Dem. 2% + 2,5% soluzione orale, flacone da 20 ml
Iodio New.Fa.Dem. 2% + 2,5% soluzione orale, flacone da 1000 ml

Che cos’è e a che cosa serve
Come antisettico e disinfettante del cavo orale. Trattamento di stati carenziali di iodio in caso di aumentato fabbisogno o scarso assorbimento.

Spese di spedizione: 6€
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Descrizione Prodotto

DENOMINAZIONE

Iodio New.Fa.Dem. 2% + 2,5% soluzione orale, flacone da 20 ml
Iodio New.Fa.Dem. 2% + 2,5% soluzione orale, flacone da 1000 ml

Che cos’è e a che cosa serve
Come antisettico e disinfettante del cavo orale. Trattamento di stati carenziali di iodio in caso di aumentato fabbisogno o scarso assorbimento.

CONTROINDICAZIONI

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza (vedere Avvertenze speciali). Non usare in bambini di età inferiore ai 6 mesi. Come collutorio non deve essere usato nei bambini di età inferiore a 6 anni.

Avvertenze e precauzioni
Non assumere il medicinale per lunghi periodi di tempo. L'uso specie se prolungato può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento e adottare idonee misure terapeutiche. Poiché lo iodio e lo ioduro possono alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazienti di età superiore ai 45 anni o con gozzo. Sebbene lo iodio sia richiesto per la produzione degli ormoni tiroidei, quantità eccessive possono causare ipertiroidismo o perfino gozzo paradosso e ipotiroidismo. In età pediatrica usare solo in casi di effettiva necessità e sotto controllo medico. E' consigliabile evitare l'impiego dei preparati per gargarismi nei bambini, che non riescono quasi mai ad eseguire un gargarismo senza deglutire buona parte del medicinale (vedere Controindicazioni). Il medicinale non dovrebbe essere usato in pazienti adolescenti vista la potenziale induzione di acne e gli effetti sulla tiroide.
Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato. A seguito del trattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test di funzionalità tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri. Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico.

Evitare il contatto con gli occhi.

Interazioni con altri medicinali
Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Se entra in contatto con l'acetone, lo iodio elementare forma un composto pungente irritante.
Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra cui amiodarone e litio. Il litio carbonato, utilizzato nel trattamento della psicosi maniaco depressiva, causa una anormale bassa attività tiroidea. Lo iodio non deve essere assunto da soggetti in trattamento con litio carbonato per evitare che lo iodio reprima le funzioni della ghiandola tiroidea.

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, lo iodio può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Eosinofilia, linfoadenopatia

Disturbi del sistema immunitario
Ipersensibilità

Patologie endocrine
Ipertiroidismo (morbo di Basedow), ipotiroidismo, gozzo.
Lo iodio può interferire con le prove di funzionalità tiroidea.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Orticaria, angioedema, emorragia cutanea.
L'inalazione di vapori di iodio è molto irritante per le mucose

Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Acidosi metabolica

Disturbi psichiatrici
Depressione, insonnia

Patologie del sistema nervoso
Gusto metallico, cefalea

Patologie cardiache e vascolari
Ipotensione, tachicardia

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Dispnea, edema polmonare, broncospasmo

Patologie gastrointestinali
Nausea, vomito, diarrea, dolore addominale

Patologie renali e urinarie
Insufficienza renale

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Impotenza

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Febbre

Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
L'uso prolungato può provocare una serie di effetti avversi chiamati nel loro complesso “iodismo”, alcuni dei quali possono essere dovuti ad ipersensibilità. Questi effetti avversi includono sapore metallico, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca; possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome simil-coriza, gonfiore e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e aumento della lacrimazione. Si possono sviluppare edema polmonare, dispnea e bronchite.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informare il medico o il farmacista.

Monografia

031262013

DENOMINAZIONE

IODIO NEW.FA.DEM. 2% + 2,5% SOLUZIONE ORALE

PRINCIPI ATTIVI

100 ml di soluzione contengono Principi attivi: iodio 2 g; potassio ioduro 2,5 g. Per elenco completo degli eccipienti, vedere par. 6.1.

ECCIPIENTI

Acqua depurata, etanolo 96%.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Come antisettico e disinfettante del cavo orale Trattamento di stati carenziali di iodio in caso di aumentato fabbisogno o scarso assorbimento.

CONTROINDICAZIONI/EFFET TI INDESIDERATI

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza (vedere par. 4.6). Non usare in bambini di età inferiore ai 6 mesi. Come collutorio non deve essere usato nei bambini di età inferiore a 6 anni.

POSOLOGIA

Antisettico e disinfettante del cavo orale 2 – 3 sciacqui giornalieri del cavo orale con 10 – 20 gocce diluite in mezzo bicchiere di acqua. In caso di afte o altre abrasioni della mucosa orale applicare direttamente mediante toccature con un tampone o un batuffolo di cotone. Trattamento di stati carenziali di iodio Assumere il medicinale diluito in acqua secondo le prescrizioni del medico. Una goccia di Iodio New.Fa.Dem. contiene circa 2 mg di iodio. Di seguito sono riportati i valori giornalieri di iodio raccomandati dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (LARN) per età e sesso.

Bambini (maschi e femmine) Adolescenti e adulti (maschi) Adolescenti e adulti (femmine)
Età LARN Età LARN Età LARN
6–12 mesi 50 mcg 11–14 anni 150 mcg 11–17 anni 150 mcg
1–3 anni 70 mcg 15–17 anni 150 mcg 18–49 anni 150 mcg
4–6 anni 90 mcg 18–29 anni 150 mcg Più di 50 anni 150 mcg
7–10 anni 120 mcg 30–59 anni 150 mcg Gravidanza 150 mcg

CONSERVAZIONE

Conservare ad una temperatura non superiore ai 30° C. Conservare nella confezione originale (materiale resistente allo iodio) per riparare il medicinale dalla luce e dal calore diretto

AVVERTENZE

Evitare il contatto con gli occhi. Non assumere il medicinale per lunghi periodi di tempo. L’uso specie se prolungato può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento e adottare idonee misure terapeutiche. Poiché lo iodio e lo ioduro possono alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazienti di età superiore ai 45 anni o con gozzo. Sebbene lo iodio sia richiesto per la produzione degli ormoni tiroidei, quantità eccessive possono causare ipertiroidismo o perfino gozzo paradosso e ipotiroidismo. In età pediatrica usare solo in casi di effettiva necessità e sotto controllo medico. E’ consigliabile evitare l’impiego dei preparati per gargarismi nei bambini, che non riescono quasi mai ad eseguire un gargarismo senza deglutire buona parte del medicinale (vedere par. 4.3). Il medicinale non dovrebbe essere usato in pazienti adolescenti vista la potenziale induzione di acne e gli effetti sulla tiroide. Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato. A seguito del trattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test di funzionalità tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Il prodotto contiene etanolo (alcool), in quantità fino a 100 mg per dose.

INTERAZIONI

Se entra in contatto con l’acetone, lo iodio elementare forma un composto pungente irritante. Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra cui amiodarone e litio. Il litio carbonato, utilizzato nel trattamento della psicosi maniaco depressiva, causa una anormale bassa attività tiroidea. Lo iodio non deve essere assunto da soggetti in trattamento con litio carbonato per evitare che lo iodio reprima le funzioni della ghiandola tiroidea.

EFFETTI INDESIDERATI

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.

Sistemi e organi Effetto indesiderato
Patologie del sistema emolinfopoietico Eosinofilia, linfoadenopatia
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità
Patologie endocrine Ipertiroidismo (morbo di Basedow), ipotiroidismo, gozzo. Lo iodio può interferire con le prove di funzionalità tiroidea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Orticaria, angioedema, emorragia cutanea. L’inalazione di vapori di iodio è molto irritante per le mucose
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Acidosi metabolica
Disturbi psichiatrici Depressione, insonnia
Patologie del sistema nervoso Gusto metallico, cefalea
Patologie cardiache e vascolari Ipotensione, tachicardia
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea, edema polmonare, broncospasmo
Patologie gastrointestinali Nausea, vomito, diarrea, dolore addominale
Patologie renali e urinarie Insufficienza renale
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Impotenza
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Febbre
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: l’uso prolungato può provocare una serie di effetti avversi chiamati nel loro complesso "iodismo", alcuni dei quali possono essere dovuti ad ipersensibilità. Questi effetti avversi includono sapore metallico, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca; possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome simil–coriza, gonfiore e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e aumento della lacrimazione. Si possono sviluppare edema polmonare, dispnea e bronchite.

SOVRADOSAGGIO

L’ingestione o l’inalazione accidentale può avere conseguenze gravi, talvolta fatali. In caso di superamento, volontario o accidentale, delle dosi consigliate può manifestarsi ipotiroidismo o ipertiroidismo.Possono anche comparire sapore metallico, aumentata salivazione, infiammazione delle ghiandole salivari, bruciore o dolore del cavo orale e della gola, irritazione o tumefazione degli occhi, eruzioni cutanee, turbe gastrointestinali con vomito, dolore addominale e diarrea, acidosi metabolica, ipernatriemia, deficit della funzione renale. Possono inoltre verificarsi insufficienza circolatoria e gonfiore dell’epiglottide che possono causare asfissia, polmonite ed edema polmonare risultando anche fatali. È stata osservata inoltre tossicità retinale con sovradosaggio. E’ necessario instaurare un trattamento sintomatico e di supporto con attenzione speciale al bilancio elettrolitico ed al deficit della funzione renale. Può essere necessario un trattamento sintomatico delle reazioni allergiche, anche se i sintomi di solito regrediscono rapidamente una volta sospesa la somministrazione.

GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

Lo iodio dopo assorbimento orale attraversa la placenta e un eccesso di iodio è dannoso per il feto: l’uso di iodio durante la gravidanza è stato associato a gozzo, ipotiroidismo, problemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte neonatale. Lo iodio è escreto nel latte materno. L’uso di dosi eccessive di iodio in madri durante l’allattamento può aumentare il livello di iodio nel latte materno e causare ipotiroidismo transitorio nei lattanti. L’uso di iodio, anche quando applicato localmente, è generalmente da evitare in gravidanza e durante l’allattamento.

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