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ARFEN GIN 5FL 140ML 10MG/ML

ARFEN GIN 5FL 140ML 10MG/ML

Codice Prodotto (Minsan): 024635094
Classificazione: IBUPROFENE

Prezzo di listino: 10,99 €

- Prezzo

Special Price 9,89 €

- Prezzo promo

ARFEN 10 mg/ml Soluzione vaginale
Ibuprofene Lisina

Che cos’è e a che cosa serve
ARFEN contiene una sostanza attiva chiamata ibuprofene, che appartiene a un gruppo di medicinali chiamati farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).
ARFEN è usato nel trattamento di malattie infiammatorie dell'apparato genitale femminile (vaginiti, vulviti e cervico-vaginiti) e nella prevenzione durante la chirurgia ginecologica prima e dopo interventi chirurgici.
Agisce riducendo l'infiammazione e alleviando il dolore.

Spese di spedizione: 6€
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Descrizione Prodotto

DENOMINAZIONE

ARFEN 10 mg/ml Soluzione vaginale
Ibuprofene Lisina

Che cos’è e a che cosa serve
ARFEN contiene una sostanza attiva chiamata ibuprofene, che appartiene a un gruppo di medicinali chiamati farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).
ARFEN è usato nel trattamento di malattie infiammatorie dell'apparato genitale femminile (vaginiti, vulviti e cervico-vaginiti) e nella prevenzione durante la chirurgia ginecologica prima e dopo interventi chirurgici.
Agisce riducendo l'infiammazione e alleviando il dolore.

CONTROINDICAZIONI

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non usi ARFEN
- Se è allergico all'ibuprofene o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se ha un'ulcera o presenta sanguinamento dello stomaco o dell'intestino oppure se ha avuto in passato, episodi ripetuti di ulcera o sanguinamento.;
- se ha avuto sanguinamento dello stomaco o dell'intestino dopo aver assunto ibuprofene, acido acetilsalicilico (per es. aspirina) o altri farmaci simili anti-infiammatori non steroidei (FANS);
- se ha una grave insufficienza cardiaca.

Avvertenze e precauzioni
Rivolgersi al medico o al farmacista prima di usare ARFEN.
Soluzione destinata al solo uso esterno.

Faccia particolare attenzione se
- sta già prendendo altri farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS);
- sta assumendo farmaci che prevengono la coagulazione del sangue (come il warfarin);
- ha la pressione sanguigna alta (ipertensione) o problemi di cuore;
- ha problemi di sanguinamento o di coagulazione del sangue, se ha una malattia infiammatoria dell'intestino (come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn);
- è incinta o sta allattando al seno;
- è una persona anziana. Gli anziani sono più predisposti agli effetti indesiderati associati ad ARFEN.

Interazioni con altri medicinali
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Non sono note interazioni negative con altri farmaci di comune impiego nel trattamento delle malattie per cui è impiegato questo medicinale.

ARFEN può influenzare o essere influenzato da altri medicinali.
In particolare, informi il medico o il farmacista se sta assumendo uno dei seguenti medicinali:
- anticoagulanti (medicinali che rendono il sangue più fluido, come il warfarin). ARPEN può aumentare l'effetto di questi medicinali.
- altri antidolorifici (come l'aspirina o altri FANS).
- corticosteroidi (ormoni usati per trattare l'infiammazione e le allergie), possono aumentare il rischio di ulcera o sanguinamento dello stomaco o dell'intestino.
- medicinali antiaggreganti (che prevengono i coaguli di sangue) o medicinali noti come inibitori selettivi del reuptake della Serotonina (SSRI), usati per il trattamento della depressione. Questi farmaci potrebbero aumentare il rischio di sanguinamento a livello dello stomaco e dell'intestino.

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

L'uso, specie se prolungato del prodotto, può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento e consultare il medico.

Smetta immediatamente di usare ARFEN e contatti subito il medico o si rivolga all'ospedale:
- se dovesse avvertire qualche strano sintomo allo stomaco o all'intestino (come vomito con presenza di sangue, vomito color marrone scuro, feci nere e appiccicose oppure diarrea con tracce di sangue);
- se dovesse manifestare sintomi come eruzione cutanea, lesioni alla mucosa (ad esempio della cavità orale) o altri sintomi di reazione allergica.

Gli effetti indesiderati più comuni sono:
- nausea
- vomito
- frequente necessità di evacuare, con feci molli e acquose (diarrea)
- flatulenza
- presenza di feci dure e secche (costipazione)
- bruciore di stomaco (dispepsia)
- dolore alla parte superiore dell'addome
- feci nere per la presenza di sangue (melena)
- sanguinamento dello stomaco con la presenza di tracce di sangue nel vomito (ematemesi)
- infiammazione e ulcera nella cavità orale (stomatite ulcerosa)
- peggioramento dell'infiammazione dell'intestino (colite e morbo di Crohn).
- formazione di ulcere o perforazioni nello stomaco o nell'intestino, soprattutto negli anziani, a volte fatali

Altri effetti indesiderati:
- infiammazione dello stomaco (gastrite)
- gonfiori (edema)
- pressione sanguigna alta (ipertensione)
- insufficienza cardiaca
- lieve e temporaneo bruciore nel sito di somministrazione, in casi sporadici
- gravi reazioni cutanee bollose come dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi tossica dell'epidermide, molto raramente
- la cute diventa sensibile alla luce - frequenza non nota

Se dovesse avvertire uno degli effetti indesiderati sopracitati, se gli effetti indesiderati diventano gravi, o se dovesse avvertire qualche effetto indesiderato non presente in questo foglio illustrativo, contatti il suo medico o il farmacista.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Monografia

024635094

DENOMINAZIONE

ARFEN 10 MG/ML SOLUZIONE VAGINALE

PRINCIPI ATTIVI

Ogni flacone da 140 ml contiene: Principio attivo: Ibuprofene Lisina: g 1,4. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Eccipienti: Alcool feniletilico; Rosa rossa profumo; Acqua depurata.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Flogosi aspecifiche dell’apparato genitale femminile (vulviti, vaginiti, cervico-vaginiti); profilassi pre e post operatoria nella chirurgia ginecologica.

CONTROINDICAZIONI/EFFET TI INDESIDERATI

Ipersensibilità individuale accertata al farmaco. Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). Grave insufficienza cardiaca.

POSOLOGIA

Posologia Una o due volte al giorno, secondo il parere del medico. La soluzione può essere utilizzata a temperatura ambiente oppure tiepida, ponendo il flacone sotto un flusso di acqua calda. Istruzioni per l’uso 1- Eliminare, spingendo lateralmente, il sigillo di garanzia e di chiusura. 2- Estrarre dall’involucro protettivo la cannula innestandola sul flacone sino ad assicurare il suo stabile posizionamento. 3- Predisporsi in modo tale che la soluzione possa svolgere la sua azione di detersione e di terapia, permanendo per qualche istante a livello delle mucose interessate (ideale la posizione supina). 4- Introdurre la cannula nel canale vaginale con cautela, il più profondamente possibile. 5- Comprimere il flacone completamente per consentire la fuoriuscita dell’intero quantitativo di soluzione.

CONSERVAZIONE

Nessuna particolare.

AVVERTENZE

Soluzione destinata al solo uso esterno. Benché l’assorbimento vaginale di Ibuprofene lisina sia piuttosto scarso, in assenza di esperienze adeguate al riguardo, si consiglia di non usare il prodotto in gravidanza e durante l’allattamento. L’uso di ARFEN deve essere evitato in concomitanza di FANS inibitori selettivi della COX-2. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi. Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedi paragrafo 4.2). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedi paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’aspirina (vedi paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono ARFEN il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedi paragrafo 4.8. - effetti indesiderati). Occorre cautela nei pazienti con una storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché, in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema. Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei FANS (vedi 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. ARFEN deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.

INTERAZIONI

Non sono state riscontrate interazioni negative con altri farmaci di comune impiego nella patologia pertinente Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedi paragrafo 4.4). Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedi paragrafo 4.4). Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

In qualche sporadico caso è stata segnalata l’insorgenza di bruciore lieve e temporaneo alla somministrazione. L’uso, specie se prolungato del prodotto, può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento ed eventualmente istituire una terapia idonea. Gastrointestinali: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi paragrafo 4.4). Dopo somministrazione di ARFEN sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi paragrafo 4.4 - speciali avvertenze e precauzioni d’impiego). Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con FANS. Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

SOVRADOSAGGIO

Tossicità I segni e i sintomi di tossicità non sono stati generalmente osservati a dosi inferiori a 100 mg/kg nei bambini o negli adulti. Comunque, in alcuni casi potrebbe essere necessario un trattamento di supporto. Si è osservato che i bambini manifestano segni e sintomi di tossicità dopo ingestione di ibuprofene a dosi di 400 mg/Kg o maggiori. Sintomi La maggior parte dei pazienti che hanno ingerito quantitativi significativi di ibuprofene manifesteranno i sintomi entro 4-6 ore. I sintomi di sovradosaggio più comunemente riportati comprendono: nausea, vomito, dolore addominale, letargia e sonnolenza. Gli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) includono mal di testa, tinnito, vertigini, convulsioni e perdita della coscienza. Raramente sono stati anche riportati nistagmo, acidosi metabolica, ipotermia, effetti renali, sanguinamento gastrointestinali, coma, apnea, diarrea e depressione del SNC e dell’apparato respiratorio. Sono stati riportati disorientamento, stato di eccitazione, svenimento e tossicità cardiovascolare comprendente ipotensione, bradicardia e tachicardia. Nei casi di sovradosaggio significativo sono possibili insufficienza renale e danno epatico. Trattamento Non esiste un antidoto specifico per il sovradosaggio di ibuprofene. In caso di sovradosaggio è pertanto indicato un trattamento sintomatico e di supporto. Particolare attenzione è dovuta al controllo della pressione arteriosa, dell’equilibrio acido-base e di eventuali sanguinamenti gastrointestinali. Entro un’ora dall’ingestione di una quantità potenzialmente tossica deve essere considerata la somministrazione di carbone attivo. In alternativa, nell’adulto, entro un’ora dall’ingestione di una overdose potenzialmente pericolosa per la vita, deve essere presa in considerazione la lavanda gastrica. Deve essere assicurata una diuresi adeguata e le funzioni renale ed epatica devono essere strettamente monitorate. Il paziente deve rimanere sotto osservazione per almeno quattro ore successivamente all’ingestione di una quantità di farmaco potenzialmente tossica. L’eventuale comparsa di convulsioni frequenti o prolungate deve essere trattata con diazepam per via endovenosa. In rapporto alle condizioni cliniche del paziente possono essere necessarie altre misure di supporto. Per maggiori informazioni contattare il locale centro antiveleni

GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

Si consiglia di non usare il prodotto in gravidanza e durante l’allattamento.

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