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GEFFER<br><b>Che cos’è e a che cosa serve</b><br>"Geffer appartiene alla categoria terapeutica dei procinetici (medicinali che accelerano lo svuotamento gastrico): è un medicinale di associazione volto al trattamento dei disturbi deriv

GEFFER OS GRAT EFFEVESCENTE 24 BUSTINE 5G

Codice Prodotto (Minsan): 023358068
Classificazione: PROCINETICI

Prezzo di listino: 15,60 €

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GEFFER
Che cos’è e a che cosa serve
"Geffer appartiene alla categoria terapeutica dei procinetici (medicinali che accelerano lo svuotamento gastrico): è un medicinale di associazione volto al trattamento dei disturbi derivanti da iperacidità gastrica (eccesso di acido nello stomaco), eccessi alimentari, anormale presenza di aria e gas nello stomaco e difficoltà digestive. Geffer si usa per il trattamento dei sintomi dell''iperacidità (dolore e bruciore di stomaco), quando accompagnata da rallentamento del transito gastrico (digestione lenta), nausea, aerofagia e meteorismo (situazioni caratterizzate da anomalo accumulo di gas nello stomaco o nell''intestino che determina eruttazione, tensione e gonfiore addominale). Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni."

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Descrizione Prodotto

DENOMINAZIONE

GEFFER

Che cos’è e a che cosa serve
"Geffer appartiene alla categoria terapeutica dei procinetici (medicinali che accelerano lo svuotamento gastrico): è un medicinale di associazione volto al trattamento dei disturbi derivanti da iperacidità gastrica (eccesso di acido nello stomaco), eccessi alimentari, anormale presenza di aria e gas nello stomaco e difficoltà digestive. Geffer si usa per il trattamento dei sintomi dell''iperacidità (dolore e bruciore di stomaco), quando accompagnata da rallentamento del transito gastrico (digestione lenta), nausea, aerofagia e meteorismo (situazioni caratterizzate da anomalo accumulo di gas nello stomaco o nell''intestino che determina eruttazione, tensione e gonfiore addominale). Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni."

CONTROINDICAZIONI

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
"Non prenda Geffer - se è allergico ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6); - se è in gravidanza o se sta allattando (vedere “Gravidanza e allattamento”); - se ha un’età inferiore ai 16 anni (vedere “Bambini e adolescenti”); - se sta prendendo medicinali appartenenti al gruppo degli anticolinergici (medicinali che inibiscono gli effetti dell''acetilcolina, un neurotrasmettitore); - nei casi in cui la stimolazione della motilità intestinale possa rivelarsi pericolosa, per esempio in presenza di emorragia gastrointestinale, perforazione, ostruzione meccanica (blocco del tratto intestinale). - Se soffre di una delle seguenti malattie: ò glaucoma (una malattia degli occhi caratterizzata dall’aumento della pressione oculare), ò feocromocitoma (tumore della ghiandola surrenale), ò epilessia, ò morbo di Parkinson e altre affezioni extrapiramidali (disturbi dei movimenti involontari), ò porfiria, una malattia rara nella quale è alterata l’attività di particolari enzimi."

Avvertenze e precauzioni
"Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Geffer. Se è una persona anziana non deve superare i 3 giorni di trattamento consecutivo e deve attenersi ai dosaggi minimi indicati (vedere “Come prendere Geffer” e “Possibili effetti indesiderati”). Interrompa il trattamento e si rivolga immediatamente al medico o al farmacista se durante la terapia con Geffer dovesse manifestare uno dei seguenti sintomi : febbre alta, pressione del sangue alta, convulsioni, sudorazione, produzione di saliva. Questi possono essere segni di un disturbo chiamato sindrome neurolettica maligna. Bambini e adolescenti Geffer non deve essere somministrato ai bambini al di sotto dei 16 anni (vedere “Non prenda Geffer”)."

Interazioni con altri medicinali
"Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale. Eviti la contemporanea assunzione di neurolettici (medicinali antipsicotici, ad es.fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni, ecc.) e sedativi (tranquillanti), se sta assumendo Geffer. Gli effetti sedativi dei medicinali deprimenti il sistema nervoso centrale (derivati della morfina, sonniferi, ansiolitici, antistaminici sedativi, antidepressivi sedativi, barbiturici, ecc.) e della metoclopramide risultano potenziati. La metoclopramide contenuta in Geffer aumenta gli effetti dei medicinali inibitori delle monoaminossidasi (usati nella depressione), dei simpaticomimetici (usati ad esempio per alzare la pressione del sangue) e degli antidepressivi triciclici. A causa dell’effetto di accelerazione del transito intestinale della metoclopramide contenuta in Geffer, l’assorbimento di alcuni medicinali può risultare alterato. La metoclopramide può ridurre la quantità nel sangue di digossina (usata nell’insufficienza cardiaca), mentre aumenta quella della ciclosporina (usata contro il rigetto dei trapianti d’organo). Riduce gli effetti sul sistema nervoso centrale dell''apomorfina (usata nel morbo di Parkinson e nella disfunzione erettile). Riduce la quantità nel sangue di cimetidina (medicinale contro l’ulcera), ma non ne modifica in modo apprezzabile l’efficacia. La metoclopramide interagisce con i medicinali serotoninergici (ad esempio gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, usati contro la depressione), aumentando il rischio di sindrome serotoninergica (una grave forma di intossicazione). Geffer con cibi, bevande e alcol Dato che gli effetti sedativi della metoclopramide sono potenziati dall’alcol, non assuma bevande alcoliche durante il trattamento con Geffer."

Possibili effetti indesiderati
"Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. I seguenti effetti indesiderati sono: ò Rari ( possono interessare fino a 1 paziente su 1.000): - iperprolattinemia (aumento nel sangue dei livelli di prolattina, un ormone secreto dalle ghiandole endocrine); - disturbi del ciclo mestruale; - galattorrea (secrezione di latte in soggetti di sesso maschile o in donne che non allattano); - ginecomastia (sviluppo delle mammelle) nell’uomo; - sonnolenza; - stanchezza; - vertigini; - porfiria (malattia rara nella quale è alterata l’attività di particolari enzimi); - reazioni extrapiramidali di vario tipo, normalmente di tipo distonico. Esse possono includere spasmi facciali, trisma (spasmo mandibolare che impedisce l’apertura della bocca), spasmi dei muscoli extra-oculari con crisi oculogire (gli occhi e le palpebre sono ruotati), posizioni anomale della testa; tali reazioni di norma, regrediscono dopo 24 ore dall''interruzione del trattamento. Nei pazienti portatori di feocromocitoma (tumore della ghiandola surrenale) sono state segnalate crisi ipertensive talora ad esito fatale; pertanto in questi pazienti l''uso di Geffer è controindicato (vedere “Non prenda Geffer”). In alcuni pazienti anziani trattati per periodi prolungati è stato riferito lo sviluppo di discinesia tardiva (grave reazione di tipo extrapiramidale caratterizzata da movimenti involontari del corpo), potenzialmente irreversibile; pertanto, i pazienti anziani, devono assolutamente evitare terapie che superino la durata di 3 giorni. Con frequenza non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili): ò febbre alta, pressione alta, convulsioni, sudorazione, produzione di saliva. Questi possono essere sintomi di un disturbo chiamato sindrome neurolettica maligna (vedere “Avvertenze e precauzioni”) ò Pressione del sangue molto alta Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati. Questi effetti indesiderati sono generalmente transitori. Quando si presentano è tuttavia opportuno consultare il medico o il farmacista. Segnalazione degli effetti indesiderati Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale."

Monografia

023358068

DENOMINAZIONE

GEFFER GRANULATO EFFERVESCENTE

PRINCIPI ATTIVI

Ogni bustina di granulato effervescente contiene: principi attivi: metoclopramide cloridrato 5 mg, dimeticone 50 mg, potassio citrato 94,45 mg, acido citrico 670 mg, acido tartarico 152 mg, sodio bicarbonato 1050 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Aroma arancia, saccarosio

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento sintomatico dell'iperacidità (dolore e bruciore di stomaco), quando accompagnata da rallentamento del transito gastrico, nausea, aerofagia e meteorismo.

CONTROINDICAZIONI/EFFET TI INDESIDERATI

Ipersensibilità ad uno qualsiasi dei principi attivi o degli eccipienti. Pazienti affetti da glaucoma, feocromocitoma, malattia epilettica, morbo di Parkinson e altre affezioni extrapiramidali conclamate o in corso di terapia con anticolinergici. Casi in cui la stimolazione della motilità intestinale possa rivelarsi pericolosa, per esempio in presenza di emorragia gastrointestinale, perforazione, ostruzione meccanica. Pazienti affetti da Porfiria. Bambini al di sotto dei 16 anni. Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

1 bustina in mezzo bicchiere d'acqua prima dei pasti o al momento dell'insorgenza dei disturbi, 2-3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazienti anziani devono attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati. L'uso del prodotto è limitato ai pazienti adulti.

CONSERVAZIONE

Conservare ad una temperatura non superiore ai 25 °C

AVVERTENZE

Evitare la contemporanea somministrazione di neurolettici - fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni, ecc. - sedativi e alcol (vedere paragrafo 4.5). È stata segnalata la sindrome neurolettica maligna con metoclopramide sia in monoterapia, sia in associazione ai neurolettici (vedere paragrafo 4.8). In caso di sintomi di sindrome neurolettica maligna, la metoclopramide deve essere interrotta immediatamente e deve essere istituito il trattamento adeguato. L'uso del prodotto può dar luogo a disturbi tali da alterare il normale stato di vigilanza; di ciò tengano conto i pazienti impegnati nella guida degli autoveicoli o nell'operare con macchinari potenzialmente pericolosi (vedere paragrafo 4.7). Dopo massimo 3 giorni di trattamento senza risultati apprezzabili, consultare il medico. I pazienti anziani non devono superare i 3 giorni di trattamento consecutivo (vedere paragrafo 4.8) e devono attenersi ai dosaggi minimi indicati (vedere paragrafo 4.2). Informazioni importanti su alcuni eccipienti. Questo medicinale contiene 288 mg di sodio per bustina, equivalente al 14,4% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio al giorno per un adulto. Il medicinale contiene saccarosio: I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio, o insufficienza di saccarasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

INTERAZIONI

Gli effetti sedativi della metoclopramide sono potenziati dall’alcol. Gli anticolinergici e i derivati della morfina antagonizzano l’effetto della metoclopramide sulla motilità intestinale. Gli effetti sedativi dei farmaci deprimenti il SNC (derivati della morfina, ipnoinducenti, ansiolitici, antistaminici sedativi, antidepressivi sedativi, barbiturici, ecc.) e della metoclopramide risultano potenziati. Va evitata l'associazione della metoclopramide con farmaci inducenti effetti di tipo extrapiramidale quali le fenotiazine, i butirrofenoni e i tioxanteni (in particolare l'attività delle fenotiazine viene aumentata, indipendentemente dalla comparsa o dal potenziamento degli effetti extrapiramidali) Aumenta gli effetti degli IMAO, dei simpaticomimetici, degli antidepressivi triciclici. A causa dell’effetto procinetico della metoclopramide, l’assorbimento di alcuni farmaci può risultare alterato. La metoclopramide può ridurre la biodisponibilità della digossina, mentre aumenta la biodisponibilità della ciclosporina. Riduce gli effetti sul SNC dell'apomorfina. Riduce la biodisponibilità della cimetidina in media del 22% ca., senza tuttavia che questo comporti conseguenze clinicamente rilevanti. La metoclopramide interagisce con i farmaci serotoninergici (ad es. gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), aumentando il rischio di sindrome serotoninergica.

EFFETTI INDESIDERATI

In seguito all’uso di Geffer possono manifestarsi gli effetti indesiderati riportati sotto: • Con frequenza: raro ≥1/10.000, <1/1.000 Patologie sistemiche: Stanchezza Patologie endocrine: Nei pazienti portatori di feocromocitoma sono state segnalate crisi ipertensive talora ad esito fatale; pertanto in questi pazienti l'uso di Geffer è controindicato. A seguito dell'uso del prodotto, in relazione all'attività favorente la secrezione di prolattina della metoclopramide, possono verificarsi: iperprolattinemia, disturbi del ciclo mestruale, galattorrea e ginecomastia nell'uomo. Patologie del sistema nervoso: Con l'uso della metoclopramide sono state riferite sonnolenza, stanchezza, vertigini e reazioni extrapiramidali di vario tipo, normalmente di tipo distonico. Esse possono includere spasmi facciali, trisma, spasmi dei muscoli extra-oculari con crisi oculogire, posizioni anomale della testa; tali reazioni di norma regrediscono dopo 24 ore dall'interruzione del trattamento. In alcuni pazienti anziani trattati per periodi prolungati è stato riferito lo sviluppo di discinesia tardiva, potenzialmente irreversibile; pertanto, nei pazienti anziani, andranno assolutamente evitate terapie che superino la durata di 3 giorni. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Sono stati segnalati casi di porfiria • Con frequenza non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili) Patologie del sistema nervoso: Sindrome neurolettica maligna (vedere paragrafo 4.4) Patologie vascolari: Aumento transitorio della pressione sanguigna Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

SOVRADOSAGGIO

La metoclopramide può indurre reazioni di tipo neurodistonico, sonnolenza, disorientamento, specialmente a livelli plasmatici > 100 ng/ml. Possono comparire discinesie che rispondono al trattamento con diazepam o anticolinergici. Un uso prolungato della metoclopramide può inoltre causare galattorrea e amenorrea, legate alla stimolazione della secrezione prolattinica.

GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

Il prodotto non deve essere utilizzato in gravidanza e nel periodo dell’allattamento (vedere paragrafo 4.3).

PROCINETICI
10% - 19,99%

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