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MOMENT OROSOLUB OS 10BS 200MG

MOMENT OROSOLUB OS 10BS 200MG

Codice Prodotto (Minsan): 046054019
Classificazione: IBUPROFENE

Prezzo di listino: 6,50 €

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Moment Orosolubile 200 mg polvere orale
Ibuprofene
Che cos’è e a che cosa serve
Moment Orosolubile contiene ibuprofene, un medicinale che appartiene alla classe dei farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), cioè farmaci che combattono il dolore e l’infiammazione.

Moment Orosolubile è utilizzato, negli adulti e negli adolescenti a partire dai 12 anni, per trattare:
- dolori di varia origine e natura (mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori ossei e articolari, dolori muscolari, dolori mestruali);
- e per aiutare a ridurre i sintomi degli stati febbrili ed influenzali.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio:
- dopo 3 giorni per gli adolescenti;
- dopo 3 giorni di trattamento per la febbre o dopo 4 giorni di trattamento per il dolore negli adulti.

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Descrizione Prodotto

DENOMINAZIONE

Moment Orosolubile 200 mg polvere orale
Ibuprofene

Che cos’è e a che cosa serve
Moment Orosolubile contiene ibuprofene, un medicinale che appartiene alla classe dei farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), cioè farmaci che combattono il dolore e l’infiammazione.

Moment Orosolubile è utilizzato, negli adulti e negli adolescenti a partire dai 12 anni, per trattare:
- dolori di varia origine e natura (mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori ossei e articolari, dolori muscolari, dolori mestruali);
- e per aiutare a ridurre i sintomi degli stati febbrili ed influenzali.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio:
- dopo 3 giorni per gli adolescenti;
- dopo 3 giorni di trattamento per la febbre o dopo 4 giorni di trattamento per il dolore negli adulti.

CONTROINDICAZIONI

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non prenda Moment Orosolubile:
- se è allergico all’ibuprofene o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se in passato ha manifestato broncospasmo, attacchi d’asma, gonfiore della mucosa nasale, angioedema o reazioni cutanee in seguito all’assunzione di acido acetilsalicilico o di altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS);
- in caso di disturbi non precisati della formazione del sangue;
- in caso di ulcere gastriche/duodenali (ulcere peptiche) ricorrenti o sanguinamenti del tratto gastrointestinale attuali o pregressi (almeno due episodi distinti di ulcerazione o sanguinamento confermato);
- se in passato ha avuto un’emorragia o perforazione gastrointestinale associata a una precedente terapia a base di FANS;
- in caso di emorragia cerebrovascolare o altri tipi di emorragia attiva;
- se è affetto da una grave compromissione della funzionalità epatica o renale;
- se è affetto da una grave insufficienza cardiaca;
- in caso di severa disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente apporto di liquidi);
- negli ultimi 3 mesi di gravidanza (vedere paragrafo 2, Gravidanza, allattamento e fertilità);

Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Moment Orosolubile:
- se ha avuto o sviluppato un’ulcera, un’emorragia o una perforazione dello stomaco o del duodeno, che possono manifestarsi con dolore addominale intenso o persistente e/o feci di colore nero o anche senza alcun segno premonitore. Tale rischio è maggiore in caso di trattamento prolungato e ad alte dosi nei pazienti con un’anamnesi di malattia peptica ulcerosa e nei pazienti anziani. In questi casi, il medico prenderà in considerazione la possibilità di somministrare un gastroprotettore;
- se è affetto da una malattia a carico dei reni o del fegato;
- in caso di disidratazione;
- in caso di varicella;
- se è affetto da edema (ritenzione idrica);
- se soffre di asma o altri disturbi respiratori;
- se è stato sottoposto a un intervento chirurgico importante;
- se ha un’infezione - vedere paragrafo <> di seguito;
- se è affetto da cardiopatia, malattia renale o epatica, ha più di 60 anni e deve prendere il medicinale per lunghi periodi (più di 1-2 settimane), il medico potrebbe dover eseguire controlli regolari. Sarà il suo medico a comunicarle la frequenza di tali controlli;
- se è affetto da lupus eritematoso sistemico (SLE) o malattia mista del tessuto connettivo;
- se è affetto da disturbi congeniti del metabolismo della porfirina (es. porfiria acuta intermittente);
- se è affetto da orticaria;
- se è affetto da disturbi della coagulazione.

Informi il medico:
- se assume contemporaneamente medicinali che alterano la coagulazione del sangue, quali anticoagulanti orali o antiaggreganti (medicinali come l’Aspirina). Inoltre, deve informare il medico dell’eventuale utilizzo di altri medicinali che possono aumentare il rischio di emorragia, quali steroidi e antidepressivi inibitori selettivi del reuptake della serotonina;
- se è affetto da morbo di Crohn o colite ulcerosa, poiché questo medicinale potrebbe peggiorare queste condizioni;
- se in passato ha avuto tossicità gastrointestinale, soprattutto se è anziano, deve segnalare qualsiasi sintomo inusuale a livello addominale (specialmente emorragia gastrointestinale) particolarmente nelle fasi iniziali del trattamento. Interrompa il trattamento nel caso in cui i pazienti trattati con Moment Orosolubile 200 mg polvere orale segnalino sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale.

Precauzioni cardiovascolari
I farmaci antinfiammatori come l’ibuprofene possono essere associati a un lieve aumento del rischio di attacco cardiaco o ictus, specialmente se utilizzati in dosi elevate. Non superi la durata del trattamento o la dose raccomandata.
Deve discutere la terapia con il medico o il farmacista prima di prendere Moment Orosolubile se:
- ha problemi cardiaci, inclusi insufficienza cardiaca, angina (dolore al petto) o se ha precedenti di attacco cardiaco, intervento di bypass coronarico, malattia arteriosa periferica (scarsa circolazione alle gambe o ai piedi dovuta a restringimento oppure ostruzione delle arterie) oppure qualunque tipo di ictus (inclusi ‘miniictus’ o “TIA”, attacco ischemico transitorio);
- è affetto da pressione arteriosa elevata, diabete, colesterolo alto, ha un’anamnesi familiare di cardiopatie o ictus oppure fuma.

Effetti renali
A causa del suo effetto sulla perfusione renale, l’ibuprofene potrebbe causare ritenzione di sodio, potassio e liquidi nei pazienti che in passato non hanno sofferto di disturbi renali. Questo può causare edema (ritenzione idrica) o anche insufficienza cardiaca o ipertensione in pazienti predisposti. Vi sono state segnalazioni di nefrite interstiziale acuta e tossicità renale. I pazienti maggiormente esposti al rischio sono quelli con alterazioni della funzionalità renale, insufficienza cardiaca, alterazioni della funzionalità epatica, quelli che assumono diuretici e ACE inibitori e gli anziani. L’interruzione del trattamento con FANS è generalmente seguita da un ritorno alle condizioni pre-trattamento.

Reazioni allergiche
In casi molto rari sono state osservate gravi reazioni acute di ipersensibilità (ad esempio shock anafilattico). La terapia deve essere sospesa ai primi segni di una reazione di ipersensibilità dopo assunzione/somministrazione di ibuprofene. In base ai sintomi, personale addestrato deve intraprendere le procedure mediche necessarie.

Reazioni cutanee
Sono state segnalate reazioni cutanee gravi in associazione al trattamento con Moment orosolubile. Interrompa l’assunzione di Moment orosolubile e consulti immediatamente il medico se si manifestano eruzione cutanea, lesioni delle mucose, vescicole o altri segni di allergia, in quanto possono essere i primi segni di una reazione cutanea molto grave. Vedere paragrafo 4.
I pazienti sembrano essere a più alto rischio per queste reazioni nelle prime fasi della terapia: l''insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.

Infezioni
Moment Orosolubile può nascondere i sintomi di infezioni quali febbre e dolore. È pertanto possibile che Moment Orosolubile possa ritardare un trattamento adeguato dell’infezione, cosa che potrebbe aumentare il rischio di complicanze. Ciò è stato osservato nella polmonite causata da batteri e nelle infezioni cutanee batteriche correlate alla varicella. Se prende questo medicinale mentre ha un’infezione e i sintomi dell’infezione persistono o peggiorano, si rivolga immediatamente al medico.

Interazioni con altri medicinali
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
I medicinali elencati di seguito possono influenzare o essere influenzati dal trattamento con ibuprofene, pertanto non devono essere assunti con quest’ultimo senza aver prima consultato il medico:
- altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) che possono aumentare il rischio di effetti avversi;
- medicinali che hanno un effetto anticoagulante (vale a dire sostanze che fluidificano il sangue impedendo la formazione di coaguli, es. Aspirina/acido acetilsalicilico, warfarin, ticlopidina);
- litio (un medicinale utilizzato per il trattamento della depressione) che potrebbe aumentare i livelli di litio nel sangue e il rischio di effetti avversi. Se deve assumere ibuprofene e litio, il suo medico potrebbe dover adeguare la dose di litio;
- digossina: l’ibuprofene può aumentare i livelli di digossina nel sangue;
- metotrexato: se assume contemporaneamente metotrexato e ibuprofene (entro un intervallo di 24 ore), il secondo potrebbe aumentare i livelli di metotrexato nel sangue e il rischio di tossicità. Il medico potrebbe consigliarle di non assumere ibuprofene se è in fase di trattamento con alte dosi di metotrexato; - idantoinici come la fenitoina (per il trattamento dell’epilessia);
- aminoglicosidi: poiché potrebbero risultarne potenziati gli effetti tossici;
- medicinali che riducono la pressione alta (ACE-inibitori come captopril, betabloccanti come medicinali a base di atenololo, antagonisti dei recettori dell''angiotensina II come losartan).

Altre interazioni che richiedono cautela:
- corticosteroidi quali cortisone e prednisolone, diuretici (quali i diuretici risparmiatori di potassio), fluconazolo, pentossifillina, probenecid, chinoloni (quale norfloxacina), sulfinpirazone, sulfaniluree (quale tolbutamide), tacrolimus, ciclosporina, zidovudina possono aumentare il rischio di ulcerazione ed emorragia;
- anche gli antidepressivi inibitori del reuptake della serotonina (SSRI) possono aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale;
- estratti vegetali come il ginkgo biloba: possono aumentare il rischio di emorragia;
- mifepristone: l’ibuprofene può ridurne l’effetto;
- colestiramina (utilizzata per ridurre il colesterolo): prolungamento e riduzione (25%) dell’assorbimento dell’ibuprofene. I medicinali devono essere somministrati con un intervallo di almeno due ore l’uno dall’altro.

Anche altri medicinali possono influenzare o essere influenzati dal trattamento con Moment Orosolubile. Pertanto, consulti sempre il medico o il farmacista prima di usare Moment Orosolubile con altri medicinali.

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, Moment Orosolubile può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Il seguente elenco degli effetti indesiderati comprende tutti gli effetti indesiderati noti associati al trattamento con ibuprofene, compresi quelli riportati da pazienti con reumatismi in trattamento prolungato ad alte dosi. I dati sulla frequenza, fatta eccezione per le segnalazioni molto rare, sono basati sulla somministrazione del farmaco a breve termine con dosi massime giornaliere di 1200 mg di ibuprofene per le formulazioni orali e dosi massime di 1800 mg per le supposte.
Per quanto riguarda i seguenti effetti indesiderati, è necessario tenere conto del fatto che sono prevalentemente dose-dipendenti e variabili da paziente a paziente.
Gli effetti indesiderati più comunemente osservati riguardano l’apparato digerente. Possono verificarsi ulcere gastriche/duodenali (ulcere peptiche), perforazione o emorragia gastrointestinale, talvolta fatali, particolarmente nei pazienti anziani (vedere paragrafo 2). I seguenti effetti sono stati riferiti in seguito all’utilizzo di ibuprofene: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, indigestione, dolore addominale, feci catramose, presenza di sangue nel vomito, infiammazione del rivestimento della bocca con ulcerazione (stomatite ulcerosa) e peggioramento della colite e del morbo di Crohn (vedere paragrafo 2). Con minore frequenza è stata osservata infiammazione del rivestimento dello stomaco (gastrite); in particolare, il rischio di emorragia gastrointestinale dipende dalla dose e dalla durata del trattamento.
In associazione al trattamento con FANS sono stati riportati edema, pressione alta e insufficienza cardiaca. I farmaci come l’ibuprofene possono essere associati a lievi incrementi del rischio di attacchi cardiaci (“infarto miocardico") o ictus. È possibile che si verifichi una reazione cutanea grave nota come sindrome DRESS. I sintomi della DRESS comprendono: eruzione cutanea, febbre, gonfiore dei linfonodi e aumento degli eosinofili (un tipo di globuli bianchi).
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’assunzione della più bassa dose per il più breve tempo possibile che occorre per attenuare i sintomi.

INTERROMPA L’ASSUNZIONE di questo medicinale e chieda immediatamente assistenza medica laddove manifesti:
- segni di emorragia intestinale quali: dolore addominale relativamente intenso, feci catramose di colore nero, sangue nelle feci, presenza di sangue o particelle scure simili a fondi di caffè nel vomito;
- segni di gravi reazioni avverse, quali aggravamento dell’asma, sibili inspiegati o respiro corto, gonfiore del viso, della lingua o della gola, difficoltà respiratorie, battito cardiaco accelerato, calo della pressione sanguigna che causa shock. Questi effetti possono verificarsi anche in occasione del primo utilizzo di questo medicinale;
- gravi reazioni cutanee che possono interessare tutto il corpo; esfoliazione, formazione di vesciche o desquamazione della pelle.

Le frequenze sono definite come indicato di seguito: molto comune (interessa più di 1 paziente su 10), comune (può interessare fino a 1 paziente su 10), non comune (può interessare fino a 1 paziente su 100), raro (interessa fino a 1 paziente su 1.000), molto raro (interessa fino a 1 paziente su 10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Altri effetti indesiderati
Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):
- pirosi (bruciore di stomaco), dolore addominale, nausea, vomito, flatulenza (emissione di gas), diarrea, stipsi e lievi perdite di sangue gastrointestinali che possono causare anemia in casi eccezionali.

Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
- cefalea, capogiri, insonnia, agitazione, irritabilità o stanchezza;
- disturbi visivi. In questo caso, informi immediatamente il medico e interrompa il trattamento con ibuprofene;
- infiammazione del rivestimento dello stomaco (gastrite);
- ulcere gastrointestinali, potenzialmente con emorragia e perforazione. Stomatite ulcerosa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn, gastrite;
- varie eruzioni cutanee;
- reazioni di ipersensibilità, con eruzione cutanea e prurito, oppure attacchi di asma (eventualmente con calo della pressione sanguigna). In questo caso, informi immediatamente il medico e interrompa il trattamento con Moment Orosolubile.

Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1.000):
- sensazione di suoni nelle orecchie (tinnito);
- danni al tessuto renale (necrosi papillare), in particolare nella terapia a lungo termine, e aumento delle concentrazioni di acido urico nel sangue.

Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000):
- palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto miocardico (attacco cardiaco);
- disturbi della formazione del sangue: anemia, leucopenia (riduzione della conta dei globuli bianchi), trombocitopenia (conta piastrinica bassa), pancitopenia (riduzione di tutti i tipi di cellule ematiche), agranulocitosi (grave riduzione della conta di un tipo di globuli bianchi). I primi segni possono essere febbre, mal di gola, ferite superficiali in bocca, sintomi simil-influenzali, grave debolezza, perdita di sangue dal naso e sanguinamento cutaneo. In questi casi, deve interrompere immediatamente l’assunzione del medicinale, evitare l’automedicazione con analgesici o antipiretici e rivolgersi ad un medico;
- infiammazione dell’esofago (esofagite), del pancreas (pancreatite), formazione di stenosi intestinali diaframma-simili (una rara patologia del colon);
- ridotta escrezione urinaria e formazione di edemi, in particolare nei pazienti affetti da ipertensione arteriosa (pressione alta) o insufficienza renale, malattia renale infiammatoria (nefrite interstiziale), sindrome nefrosica con perdita di proteine e accumulo di liquidi nell’organismo. Riduzione della produzione di urine, accumulo di liquidi nell’organismo (edema) e sensazione di malessere generale possono essere segni di malattia renale e persino di insufficienza renale. Laddove uno qualsiasi dei sintomi elencati in precedenza si presenti o peggiori, deve interrompere l’assunzione di Moment Orosolubile e contattare immediatamente il medico;
- gravi reazioni cutanee, quali eruzione cutanea con arrossamento e formazione di vesciche (ad esempio sindrome di Stevens-Johnson) e necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), alopecia. In casi isolati, gravi infezioni della cute con complicanze a carico dei tessuti molli possono verificarsi durante infezioni da varicella;
- esacerbazione di infiammazioni infezione-correlate (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante, una grave infezione batterica). Laddove segni di infezione (ad esempio arrossamento, gonfiore, temperatura elevata, dolore, febbre) si manifestino o peggiorino durante l’utilizzo dell’ibuprofene, è necessario consultare immediatamente un medico;
- durante il trattamento con ibuprofene sono stati osservati i sintomi di meningite asettica, con rigidità del collo, cefalea, nausea, vomito, febbre od offuscamento della coscienza. I pazienti con disordini autoimmuni (SLE, malattia mista del tessuto connettivo) sembrano essere predisposti;
- pressione alta;
- gravi reazioni di ipersensibilità generale. Queste possono presentarsi con edema del viso, gonfiore della lingua, gonfiore della laringe interna con conseguente costrizione delle vie respiratorie, sofferenza respiratoria, battito cardiaco accelerato, calo della pressione sanguigna fino a shock pericoloso per la sopravvivenza del paziente. Se si verifica uno di questi sintomi, che può manifestarsi anche in occasione del primo utilizzo del farmaco, chieda immediatamente assistenza medica;
- disfunzione epatica, danno epatico, in particolare con una terapia prolungata, insufficienza epatica, epatite acuta (infiammazione del fegato);
- reazioni psicotiche, depressione.

Non nota:
- La cute diventa sensibile alla luce.
- Un’eruzione cutanea diffusa, rossa e squamosa, con formazione di pustole sotto la pelle e vescicole localizzate principalmente sulle pieghe cutanee, sul tronco e sugli arti superiori accompagnate da febbre all’inizio del trattamento (pustolosi esantematica acuta generalizzata). Smetta di usare Moment orosolubile se sviluppa questi sintomi e contatti immediatamente il medico. Vedere anche il paragrafo 2.

Laddove uno qualsiasi dei sintomi elencati in precedenza si presenti o peggiori, deve interrompere l’assunzione di ibuprofene e contattare immediatamente il medico.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Può inoltre segnalare gli effetti indesiderati tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati può contribuire a fornire maggior informazioni sulla sicurezza di questo medicinale

Monografia

046054019

DENOMINAZIONE

MOMENT OROSOLUBILE 200 MG POLVERE ORALE

PRINCIPI ATTIVI

Ogni bustina contiene 200 mg di ibuprofene. Eccipiente(i) con effetti noti: ogni bustina contiene 645 mg di isomalto. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Isomalto, Acido citrico anidro, Acesulfame potassico (E950), Glicerolo distearato (Tipo I), Aroma limone.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Moment Orosolubile 200 mg polvere orale è indicato per il trattamento sintomatico a breve termine del dolore di intensità da lieve a moderata e/o della febbre.

CONTROINDICAZIONI/EFFET TI INDESIDERATI

Moment Orosolubile 200 mg polvere orale è controindicato nei pazienti con: - ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - precedenti episodi di broncospasmo, asma, rinite, angioedema od orticaria associati all’assunzione di acido acetilsalicilico o di altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS); - disturbi non precisati della emopoiesi; - attuale o pregressa emorragia/ulcera peptica ricorrente (almeno due episodi distinti di ulcerazione o sanguinamento comprovati); - precedenti episodi emorragici o perforazioni gastrointestinali, associati a precedente terapia con FANS; - emorragia cerebrovascolare o altri tipi di emorragia attiva; - grave insufficienza epatica o renale; - insufficienza cardiaca severa (classe IV NYHA); - severa disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente apporto di liquidi); - ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).

POSOLOGIA

Posologia: Gli effetti indesiderati possono essere contenuti con l’impiego della dose efficace minima per il tempo più breve necessario a controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Adulti e adolescenti a partire dai 12 anni: 1-2 bustine, 2-3 volte al giorno al bisogno. Il relativo intervallo di dosaggio deve essere stabilito in base alla sintomatologia e alla dose massima giornaliera. L’intervallo tra una dose e l’altra non deve essere inferiore a 6 ore. Non superare la dose massima giornaliera raccomandata di 1200 mg - 6 bustine. Per uso orale. Solo per uso a breve termine. Laddove un adolescente debba assumere questo medicinale per più di 3 giorni o in caso di aggravamento dei sintomi, è necessario consultare un medico. Laddove un adulto debba assumere questo medicinale per più di 3 giorni per il trattamento della febbre o per più di 4 giorni per il trattamento del dolore oppure in caso di aggravamento dei sintomi, è necessario consultare un medico. Modo di somministrazione: Per uso orale. La polvere non deve essere assunta con un liquido; si scioglie sulla lingua e quindi deglutita. Questa formulazione può essere utilizzata nelle situazioni in cui non si dispone di liquidi. È possibile assumere Moment Orosolubile anche a stomaco vuoto. Si raccomanda, in particolare, ai pazienti con disturbi di stomaco di assumere l’ibuprofene durante o dopo i pasti. Popolazioni speciali. Anziani: Non è richiesto un aggiustamento specifico della dose. A causa del possibile profilo di effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4), si raccomanda di monitorare i pazienti anziani con particolare attenzione. Compromissione renale: Per i pazienti con compromissione renale lieve o moderata non è prevista una riduzione della dose (per i pazienti con grave compromissione renale, vedere paragrafo 4.3). Compromissione epatica: Per i pazienti con compromissione epatica lieve o moderata non è prevista una riduzione della dose (per i pazienti con grave compromissione epatica, vedere paragrafo 4.3).

CONSERVAZIONE

Conservare nella confezione originale. Non conservare a temperatura superiore ai 30 °C.

AVVERTENZE

Gli effetti indesiderati possono essere contenuti con l’impiego della dose efficace più bassa e per il tempo più breve necessari a controllare i sintomi (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Deve essere evitato l’ uso concomitante di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale e altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2 (Coxib). Anziani: Negli anziani aumenta la frequenza di reazioni avverse ai FANS, in particolare emorragia e perforazione gastrointestinale che potrebbero risultare fatali (vedere paragrafo 4.2). Rischi gastrointestinali: Sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione e perforazione gastrointestinale: Sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione o perforazione gastrointestinale, con esito anche fatale, sono state segnalate per tutti i FANS in qualsiasi momento del trattamento, con o senza sintomi premonitori o anche in assenza di precedenti casi di eventi seri a carico del tratto gastrointestinale. Nei pazienti con anamnesi di ulcera, in particolare se complicata da emorragie o perforazioni (vedere paragrafo 4.3) e nei pazienti anziani, il rischio di sanguinamento gastrointstinale, ulcerazione o perforazione del tratto gastrointestinale è maggiore con l’aumentare del dosaggio dei FANS. Questi pazienti dovrebbero iniziare il trattamento con la dose minima disponibile. L'uso concomitante di gastroprotettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono acido acetilsalicilico (ASA) a basso dosaggio o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere di seguito e paragrafo 4.5). I pazienti con anamnesi di tossicità gastrointestinale, soprattutto se anziani, devono essere invitati a segnalare qualsiasi sintomo inusuale a livello addominale (specialmente sanguinamento gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. È necessaria cautela nel trattamento di pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come il warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’acido acetilsalicilico (ASA) (vedere paragrafo 4.5). Interrompere il trattamento nel caso in cui i pazienti trattati con Moment orosolbile 200 mg polvere orale segnalino sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale (vedere paragrafo 4.3). I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni potrebbero aggravarsi (vedere paragrafo 4.8). Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: Si richiede particolare cautela (consultare il medico o il farmacista) prima di iniziare il trattamento in pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, in quanto sono stati segnalati ritenzione idrica, ipertensione e edema in associazione alla terapia con FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specie ad alte dosi (2400 mg al giorno) e per trattamenti a lungo termine può essere associato ad un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto miocardico o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. ≤ 1200 mg/die) siano associate a un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (classe II-III NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo una attenta valutazione e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die). Deve essere effetuata una attenta valutazione anche prima di avviare al trattamento a lungo termine i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg/die) di ibuprofene. Gravi reazioni cutanee: Sono state riportate molto raramente in associazione all’uso di FANS gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a più alto rischio per queste reazioni nelle prime fasi della terapia: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. L’assunzione di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale deve essere interrotta alla prima comparsa di eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. In casi eccezionali, la varicella può essere all’origine di serie complicanze infettive a carico della cute e dei tessuti molli. Ad oggi, il contributo dei FANS nell’aggravamento di queste infezioni non può essere escluso. Pertanto, è consigliabile evitare l’uso di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale in caso di varicella. Effetti renali: L’ibuprofene può causare ritenzione di sodio, potassio e liquidi in pazienti che in passato non hanno sofferto di disturbi renali a causa del suo effetto sulla perfusione renale. Questo può causare edema o anche insufficienza cardiaca o ipertensione in pazienti predisposti. Come con altri FANS, la somministrazione prolungata di ibuprofene ad animali ha dato luogo a necrosi papillare renale e altre alterazioni patologiche a livello renale. Nell’uomo, vi sono state segnalazioni di nefrite interstiziale acuta con ematuria, proteinuria e occasionalmente sindrome nefrosica. Inoltre sono stati osservati casi di tossicità renale in pazienti nei quali le prostaglandine hanno un ruolo compensatorio nel mantenimento della perfusione renale. In questi pazienti, la somministrazione di FANS potrebbe causare una riduzione dose-dipendente della produzione delle prostaglandine e, secondariamente del flusso ematico renale, che possono indurre uno scompenso renale conclamato. I pazienti a più alto rischio di insorgenza di tali reazioni sono quelli con disfunzione renale, insufficienza cardiaca, disfunzione epatica, quelli che assumono diuretici e ACE inibitori e gli anziani. L’interruzione del trattamento con FANS è generalmente seguita da un ritorno alle condizioni pre-trattamento. Altre note: Moment Orosolubile 200 mg polvere orale deve essere utilizzato esclusivamente in seguito a una rigorosa valutazione del rapporto beneficio/rischio: - in caso di lupus eritematoso sistemico (SLE) e malattia mista del tessuto connettivo; - maggiore rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8);- disturbi congeniti del metabolismo della porfirina (es. porfiria acuta intermittente). È necessario un monitoraggio particolarmente attento da parte di un medico in caso di: - disturbi gastrointestinali o malattie intestinali infiammatorie croniche (colite ulcerosa, morbo di Crohn); - ipertensione e/o insufficienza cardiaca; - funzionalità renale compromessa (poiché può verificarsi un deterioramento acuto della funzione renale in pazienti con malattia renale preesistente); - disidratazione; - alterazioni della funzionalità epatica; - subito dopo interventi chirurgici importanti; - pazienti affetti da febbre da fieno, polipi nasali, gonfiore cronico della mucosa nasale o disturbi respiratori ostruttivi cronici, poiché sono esposti a un maggiore rischio di reazioni allergiche. Queste possono presentarsi sotto forma di attacchi d’asma (il cosiddetto asma da analgesici), edema di Quincke o orticaria; - pazienti che manifestano allergie ad altre sostanze, poiché sono esposti a un maggiore rischio di reazioni di ipersensibilità durante l’utilizzo di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale. Sono state osservate molto raramente gravi reazioni acute di ipersensibilità (ad esempio shock anafilattico). Ai primi segni di una reazione di ipersensibilità dopo l'assunzione/la somministrazione di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale, la terapia deve essere interrotta. Personale specializzato deve intraprendere le misure mediche necessarie, in funzione dei sintomi. Disturbi respiratori: si richiede cautela in caso di somministrazione di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale a pazienti affetti, o che siano stati affetti in passato, da asma bronchiale, poiché i FANS possono provocare broncospasmo in tali pazienti. L’ibuprofene, il principio attivo di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale, può inibire temporaneamente la funzione delle piastrine (aggregazione piastrinica). I pazienti con disturbi della coagulazione devono pertanto essere attentamente monitorati. In caso di somministrazione prolungata di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale, è necessario un controllo regolare dei valori epatici, della funzionalità renale e della crasi ematica. L’utilizzo prolungato di qualunque tipo di antidolorifico per la cefalea può causarne il peggioramento. In caso si verifichi o si sospetti questa evenienza, consultare il medico e interrompere il trattamento. La diagnosi di cefalea da uso eccessivo di farmaci (MOH) dovrebbe essere sospettata nei pazienti che manifestano cefalee frequenti o quotidiane nonostante (o a causa di) l’impiego regolare di medicinali per la cefalea. In linea generale, l’assunzione abituale di analgesici, soprattutto delle associazioni di diversi principi attivi antidolorifici, potrebbe portare a lesioni renali permanenti, con rischio di insorgenza di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). In caso di assunzione concomitante di alcolici, l'uso di FANS può aumentare gli effetti indesiderati correlati al principio attivo, in particolare quelli che interessano il tratto gastrointestinale o il sistema nervoso centrale. I FANS possono mascherare i sintomi di infezione e la febbre. Per quanto riguarda la fertilità femminile, vedere paragrafo 4.6. Moment Orosolubile contiene isomalto: i pazienti affetti da rari problemi ereditari d’intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.

INTERAZIONI

L’ibuprofene (come altri FANS) deve essere assunto esclusivamente con cautela insieme ai seguenti medicinali. Altri FANS, inclusi salicilati: La somministrazione concomitante di diversi FANS potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale e ulcere gastrointestinali a causa di un effetto sinergico. Pertanto, l’uso concomitante dell’ibuprofene con altri FANS dovrebbe essere evitato (vedere paragrafo 4.4). Digossina, fenitoina, litio: L’uso concomitante di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale con preparati a base di digossina, fenitoina o litio potrebbe aumentare i livelli sierici di questi ultimi. L’uso corretto del farmaco (somministrato per un periodo massimo di 3-4 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di litio, digossina e fenitoina. Diuretici, ACE inibitori, beta-bloccanti e antagonisti dell'angiotensina II: I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antipertensivi. In alcuni pazienti con compromissione della funzionalità renale (ad esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzionalità renale compromessa), la co-somministrazione di ACE inibitori, betabloccanti o antagonisti dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono la ciclo-ossigenasi potrebbe indurre un ulteriore deterioramento della funzionalità renale, inclusa un'eventuale insufficienza renale acuta che è generalmente reversibile. Pertanto, tale combinazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalità renale dopo l'inizio della terapia concomitante e in seguito periodicamente. La somministrazione concomitante di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale e diuretici risparmiatori di potassio può portare ad iperpotassiemia. Corticosteroidi: Aumento del rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Agenti anti-aggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI): Aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Acido acetilsalicilico: In genere la somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non è raccomandata a causa del potenziale aumento degli effetti avversi. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene può inibire in maniera competitiva l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basso dosaggio sull'aggregazione piastrinica quando vengono assunti contemporaneamente. Nonostante i dubbi riguardo l'applicabilità di questi dati alle condizioni cliniche, la possibilità che l’utilizzo regolare a lungo termine dell’ibuprofene possa ridurre l’effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basso dosaggio non può essere esclusa. Nessun effetto clinicamente rilevante si ritiene probabile in seguito all’uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Metotressato: I FANS inibiscono la secrezione tubulare del metotrexato e alcune interazioni metaboliche possono verificarsi con conseguente riduzione della clearance del metotrexato. La somministrazione di ibuprofene nelle 24 ore precedenti o successive all’assunzione di metotrexato può aumentarne la concentrazione e gli effetti tossici. Pertanto, l’uso concomitante di FANS e dosi elevate di metotrexato deve essere evitato. Inoltre, deve essere considerato il potenziale rischio di interazioni nel trattamento a basso dosaggio con metotrexato, specie in pazienti con funzionalità renale compromessa. In caso di trattamento combinato, deve essere monitorata la funzione renale. Ciclosporina: Il rischio di danno renale indotto dalla ciclosporina è aumentato dall’uso concomitante di alcuni farmaci antiinfiammatori non steroidei. Tale effetto non può essere escluso in caso di assunzione contemporanea di ciclosporina e ibuprofene. Anticoagulanti: I FANS possono aumentare l’effetto degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). Sulfaniluree: I FANS possono aumentare l’effetto ipoglicemico delle sulfaniluree. Nel caso di trattamento simultaneo, si raccomanda il monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue. Colestiramina: Il trattamento concomitante con colestiramina e ibuprofene produce un prolungamento e una riduzione (25%) dell’assorbimento dell’ibuprofene. I medicinali devono essere somministrati con un intervallo di almeno due ore l’uno dall’altro. Tacrolimus: Il rischio di nefrotossicità aumenta se i due medicinali vengono somministrati contemporaneamente. Zidovudina: Ci sono evidenze di un aumentato rischio di emartrosi e di ematomi in pazienti emofiliaci HIV positivi che assumono contemporaneamente zidovudina e ibuprofene. Probenecid e sulfinpirazone: I medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l’escrezione dell’ibuprofene. Antibiotici chinolonici: Studi condotti sugli animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate all’impiego di antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono essere esposti a un maggiore rischio di manifestare convulsioni. Inibitori del CYP2C9: La somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 potrebbe aumentare l’esposizione all’ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), è stata dimostrata una aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene compresa approssimativamente tra l’80% e il 100%. Una riduzione della dose di ibuprofene deve essere considerata in caso di somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP2C9, in particolare laddove l’ibuprofene ad alto dosaggio venga somministrato con voriconazolo o fluconazolo. Aminoglicosidi: I FANS possono rallentare l’eliminazione degli aminoglicosidi e aumentarne la tossicità. Estratti vegetali: Il ginkgo biloba può potenziare il rischio di sanguinamento con i FANS. Alcol: L’uso dell’ibuprofene da parte di soggetti con consumo cronico di alcol (almeno 14-20 o più drink a settimana) deve essere evitato a causa dell’aumento del rischio di effetti avversi gastrointestinali significativi, incluso sanguinamento. Mifepristone: L’utilizzo di FANS negli 8-12 giorni successivi alla somministrazione di mifepristone può ridurre l’effetto di quest’ultimo.

EFFETTI INDESIDERATI

Le seguenti frequenze sono assunte come base per la valutazione degli effetti indesiderati: Molto comune (≥ 1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (< 1/10.000); Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili. Il seguente elenco degli effetti indesiderati comprende tutti gli effetti indesiderati riscontrati nei pazienti trattati con ibuprofene, inclusi quelli con reumatismo in trattamento prolungato ad alte dosi. Le frequenze indicate, fatta eccezione per le segnalazioni molto rare, fanno riferimento all’utilizzo a breve termine di dosi giornaliere fino a un massimo di 1200 mg di ibuprofene per le formulazioni orali e dosi massime di 1800 mg per le supposte. Si deve considerare che le seguenti reazioni avverse al farmaco sono prevalentemente dosedipendenti e variabili da paziente a paziente. Gli eventi avversi più comunemente osservati sono disturbi gastrointestinali. Possono presentarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, anche fatali, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo somministrazione di ibuprofene sono stati segnalati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Con minore frequenza è stata rilevata gastrite. In particolare il rischio di sanguinamento gastrointestinale è dipendente dalla dose e dalla durata del trattamento. Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati segnalati in associazione all'assunzione di FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto miocardico o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Patologie cardiache. Molto rare: palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto miocardico. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rare: discrasia ematica (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). I primi segni possono essere febbre, mal di gola, ferite superficiali in bocca, sintomi simil-influenzali, grave debolezza, epistassi e sanguinamento cutaneo. In questi casi, il paziente deve essere avvertito di interrompere immediatamente l’assunzione del medicinale, di evitare l’automedicazione con analgesici o antipiretici e di rivolgersi ad un medico. La conta degli elementi del sangue deve essere controllata regolarmente in caso di terapia a lungo termine. Patologie del sistema nervoso. Non comuni: cefalea, capogiri, insonnia, agitazione, irritabilità o stanchezza. Patologie dell'occhio. Non comuni: disturbi visivi. In questo caso, il paziente deve essere avvisato di informare immediatamente il medico e di interrompere l’assunzione di ibuprofene. Patologie dell’orecchio e del labirinto. Rare: tinnito. Patologie gastrointestinali. Comuni: pirosi, dolore addominale, nausea, vomito, flatulenza, diarrea, stipsi e leggero sanguinamento gastrointestinale che può causare anemia in casi eccezionali; Non comuni: ulcere gastrointestinali, potenzialmente con sanguinamento gastrointestinale e perforazione. Stomatite ulcerosa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4), gastrite; Molto rare: esofagite, pancreatite, formazione di stenosi intestinali diaframma-simili. Il paziente deve essere avvisato di sospendere l’assunzione del medicinale e di recarsi immediatamente da un medico se compare dolore relativamente severo nella parte superiore dell’addome, melena o ematemesi. Patologie renali e urinarie. Rare: danno del tessuto renale (necrosi papillare), in particolare nella terapia a lungo termine, aumento della concentrazione sierica di acido urico; Molto rare: ridotta escrezione urinaria e formazione di edemi, in particolare nei pazienti affetti da ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nefrosica, nefrite interstiziale che possono essere accompagnate da insufficienza renale acuta. Pertanto la funzionalità renale deve essere controllata regolarmente. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: varie eruzioni cutanee; Molto rare: reazioni bollose, incluse sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (sindrome di Lyell), alopecia. Non note: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS). In casi eccezionali, durante un’infezione da varicella possono verificarsi gravi infezioni della cute e complicanze a carico dei tessuti molli (vedere anche “Infezioni ed infestazioni”). Infezioni ed infestazioni. Molto rare: è stata descritta esacerbazione di infiammazioni associate a infezione (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante) in concomitanza con l’uso di farmaci antiinfiammatori non steroidei. Ciò è probabilmente correlato al meccanismo d’azione dei farmaci antiinfiammatori non steroidei. Pertanto, se durante il trattamento con Moment Orosolubile 200 mg polvere orale compaiono i segni di un’infezione o si nota il peggioramento di un’infezione, si raccomanda al paziente di rivolgersi senza indugi ad un medico. Si dovrà quindi valutare se vi è la necessità di una terapia antiinfettiva/antibiotica. Molto rare: durante il trattamento con ibuprofene sono stati osservati i sintomi di meningite asettica, con rigidità del collo, cefalea, nausea, vomito, febbre od offuscamento della coscienza. I pazienti con disordini autoimmuni (SLE, malattia mista del tessuto connettivo) sembrano essere predisposti. Patologie vascolari. Molto rare: ipertensione arteriosa. Disturbi del sistema immunitario. Non comuni: reazioni di ipersensibilità, con eruzione cutanea e prurito, oppure attacchi di asma (possibilmente con calo della pressione sanguigna). In questo caso, il paziente deve essere avvisato di informare immediatamente un medico e di interrompere l’assunzione di Moment Orosolubile 200 mg polvere orale; Molto rari: gravi reazioni di ipersensibilità generale. Queste possono presentarsi con edema del viso, gonfiore della lingua, gonfiore della laringe interna con conseguente costrizione delle vie respiratorie, sofferenza respiratoria, battito cardiaco accelerato, calo della pressione sanguigna fino a shock pericoloso per la sopravvivenza del paziente. Se si verifica uno di questi sintomi, che può manifestarsi anche in occasione del primo utilizzo del farmaco, si richiede un’immediata assistenza medica. Patologie epatobiliari. Molto rare: disfunzione epatica, danno epatico, in particolare nella terapia a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta. Disturbi psichiatrici. Molto rari: reazioni psicotiche, depressione. Studi clinici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, soprattutto ad alte dosi (2400 mg/die), può essere associato a un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto miocardico o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http:// www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.

SOVRADOSAGGIO

Sintomi da sovradosaggio La maggior parte dei pazienti che ingeriscono quantità clinicamente importanti di FANS manifesta al massimo nausea, vomito, dolore epigastrico o, più raramente, diarrea. Possono verificarsi anche tinnito, cefalea, capogiri, vertigini ed sanguinamento gastrointestinale. In caso di avvelenamento più grave, è stata riscontrata tossicità a carico del sistema nervoso centrale, che si manifesta con sonnolenza, e occasionalmente stato di eccitazione e disorientamento o coma. Occasionalmente i pazienti manifestano convulsioni. I bambini possono anche sviluppare spasmi mioclonici. In caso di avvelenamento grave, è possibile che si verifichi acidosi metabolica e il tempo di protrombina/INR potrebbe risultare prolungato, probabilmente per via delle azioni dei fattori di coagulazione in circolo. Possono verificarsi insufficienza renale acuta, danno epatico, ipotensione, depressione respiratoria e cianosi. Negli asmatici è possibile un’esacerbazione dell'asma. Misure terapeutiche in caso di sovradosaggio Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto e comprendere il mantenimento della pervietà delle vie aeree e il monitoraggio dei parametri cardiaci e vitali fino alla stabilizzazione. Lo svuotamento gastrico o la somministrazione orale di carbone attivo sono indicati laddove il paziente si presenti in ospedale entro un’ora dall’ingestione di più di 400 mg per kg di peso corporeo. Qualora l’ibuprofene sia già stato assorbito, devono essere somministrate sostanze alcaline per favorire l’escrezione dell’ibuprofene acido nelle urine. Convulsioni frequenti o prolungate devono essere trattate con diazepam o lorazepam per via endovenosa. Altre misure devono essere stabilite in base alla condizione clinica del paziente. Per l’asma devono essere somministrati broncodilatatori. Non sono disponibili antidoti specifici. Occorre monitorare attentamente la funzionalità renale ed epatica. I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione per almeno quattro ore in seguito all’ingestione di quantità potenzialmente tossiche.

GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

Gravidanza: L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari è risultato aumentato di una percentuale compresa tra meno dell’1% e circa l’1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti proporzionalmente alla dose e alla durata della terapia. È stato dimostrato che negli animali la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine provoca un aumento delle perdite pre- e post-impianto e della letalità embrio-fetale. Inoltre, è stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, in animali cui era stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l’ibuprofene non deve essere somministrato, se non in casi strettamente necessari. Qualora l’ibuprofene venga utilizzato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine: - possono esporre il feto a: • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; - Possono esporre la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse; • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, Moment Orosolubile 200 mg polvere orale è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Allattamento: L'ibuprofene e i suoi metaboliti passano nel latte materno solo in basse concentrazioni. Non essendo stati riscontrati fino a oggi effetti nocivi per i lattanti, l’interruzione dell’allattamento non è generalmente necessaria durante il trattamento a breve termine con ibuprofene alla dose raccomandata. Fertilità: Vi sono evidenze che mostrano che i farmaci che inibiscono la cicloossigenasi/sintesi delle prostaglandine possono causare compromissione della fertilità femminile a seguito di un effetto sull’ovulazione. L’effetto è reversibile con l’interruzione del trattamento.

IBUPROFENE

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