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<b>OKi dolore e febbre 25 mg compresse effervescenti</b><br>  Ketoprofene<br><b>Che cos’è e a che cosa serve</b><br>Il principio attivo di questo medicinale è ketoprofene sale di lisina che appartiene a un gruppo di medicinali chiamati

OKI DOLORE E FEBBRE 12 COMPRESSE EFF

Codice Prodotto (Minsan): 048414104
Classificazione: KETOPROFENE

Prezzo di listino: 7,50 €

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Special Price 6,75 €

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OKi dolore e febbre 25 mg compresse effervescenti
Ketoprofene
Che cos’è e a che cosa serve
Il principio attivo di questo medicinale è ketoprofene sale di lisina che appartiene a un gruppo di medicinali chiamati “Farmaci antinfiammatori non steroidei” (FANS). Questi medicinali forniscono sollievo a breve termine modificando la risposta dell'organismo al dolore, al gonfiore e alla temperatura elevata. Ketoprofene sale di lisina è un sale di ketoprofene che viene assorbito rapidamente e completamente dall'organismo. Si usa per attenuare dolori di intensità da lieve a moderata, quali dolori muscolari e articolari, mal di testa, dolore associato a mal di gola, mal di denti e dolori mestruali, e febbre negli adulti di età pari o superiore a 18 anni.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni in caso di febbre e 5 giorni in caso di dolore.

Spese di spedizione: 6€
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Descrizione Prodotto

DENOMINAZIONE

OKi dolore e febbre 25 mg compresse effervescenti
Ketoprofene

Che cos’è e a che cosa serve
Il principio attivo di questo medicinale è ketoprofene sale di lisina che appartiene a un gruppo di medicinali chiamati “Farmaci antinfiammatori non steroidei” (FANS). Questi medicinali forniscono sollievo a breve termine modificando la risposta dell'organismo al dolore, al gonfiore e alla temperatura elevata. Ketoprofene sale di lisina è un sale di ketoprofene che viene assorbito rapidamente e completamente dall'organismo. Si usa per attenuare dolori di intensità da lieve a moderata, quali dolori muscolari e articolari, mal di testa, dolore associato a mal di gola, mal di denti e dolori mestruali, e febbre negli adulti di età pari o superiore a 18 anni.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni in caso di febbre e 5 giorni in caso di dolore.

CONTROINDICAZIONI

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non prenda OKi dolore e febbre:
- se è allergico (ipersensibile) a ketoprofene o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6)
- se è affetto da asma o in passato ha manifestato reazioni allergiche (ipersensibilità) ai FANS (ad esempio acido acetilsalicilico, ibuprofene)
- nel terzo trimestre di gravidanza (dalla 29a settimana in poi). Vedere paragrafo 2 “Gravidanza e allattamento”
- se è affetto da una malattia cardiaca grave che causa un malfunzionamento del cuore
- se è affetto o ha avuto in passato problemi intestinali quali:
   - ulcera peptica attiva o ricorrente
   - ulcere allo stomaco o all'intestino
   - emorragie intestinali
   - perforazione nello stomaco o nell'esofago (perforazione gastrointestinale)
   - una qualsiasi delle suddette condizioni causata dal trattamento con un FANS
   - dolore o fastidio durante la digestione, che possono includere nausea, vomito, bruciore di stomaco, gonfiore e fastidio allo stomaco (dispepsia cronica)
   - infiammazione del rivestimento dello stomaco (gastrite)
- se presenta un basso numero di cellule del sangue (leucocitopenia o trombocitopenia), un'emorragia in atto o una tendenza al sanguinamento durante il trattamento con medicinali per la prevenzione dei coaguli (anticoagulanti)
- se è affetto da gravi problemi renali o epatici

Avvertenze e precauzioni
Qualora notasse segni di eruzione cutanea, pelle arrossata e dolorante intorno agli orifizi del corpo (mucose) o reazioni allergiche dopo l'assunzione di OKi dolore e febbre, interrompa l'assunzione di questo medicinale e informi immediatamente il medico.

Qualora notasse segni di sanguinamento nello stomaco o nell'intestino (ad esempio feci di colore rosso vivo, feci catramose di colore nero, vomito contenente sangue o particelle scure simili a fondi di caffè), interrompa l'assunzione di questo medicinale e informi immediatamente il medico.

Qualora notasse segni di ulcerazione o perforazione (i cui sintomi possono includere mal di stomaco intenso, brividi, nausea, vomito, bruciore di stomaco) dopo l'assunzione di OKi dolore e febbre, interrompa l'assunzione di questo medicinale e informi immediatamente il medico.

Gli anziani potrebbero manifestare maggiori effetti indesiderati con l'assunzione di FANS, in particolare a carico di stomaco e intestino, che possono essere fatali. I pazienti anziani devono utilizzare con cautela questo medicinale.

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'assunzione della dose più bassa per il più breve tempo possibile che occorre per attenuare i sintomi.

I medicinali antinfiammatori/antidolorifici come ketoprofene possono essere associati a un lieve aumento del rischio di attacco cardiaco o ictus, in particolare se assunti in dosi elevate e per lunghi periodi di tempo. Non superi la durata del trattamento o la dose raccomandata.

Informi il medico o il farmacista prima di assumere questo medicinale, se presenta pressione arteriosa elevata, un indebolimento del cuore, una malattia arteriosa e/o problemi ai vasi sanguigni che irrorano il cervello o se è soggetto a un maggiore rischio di incorrere in tali malattie (ad esempio se è affetto da diabete, presenta elevati livelli di colesterolo nel sangue o è un fumatore).

Informi il medico se avverte palpitazioni, ossia sensazioni di accelerazione, fastidio e irregolarità del battito cardiaco.

L'uso di OKi dolore e febbre con altri medicinali contenenti FANS (ad esempio ibuprofene, acido acetilsalicilico, celecoxib) deve essere evitato.

Interrompa l'assunzione di questo medicinale se manifesta problemi alla vista, quale visione offuscata.

Essendo destinato al trattamento di sintomi come la febbre, OKi dolore e febbre potrebbe mascherare condizioni soggiacenti più gravi. In caso di persistenza dei sintomi, informi il medico.

L'assunzione a lungo termine di antidolorifici per dare sollievo al mal di testa può far peggiorare i mal di testa.

Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere OKi dolore e febbre:
- se è in gravidanza, in fase di concepimento o allatta al seno (vedere paragrafo 2 “Gravidanza e allattamento”)
- se presenta ritenzione di liquidi e gonfiore
- se è affetto da una malattia del sangue (ad esempio anemia)
- se è affetto da una malattia epatica
- se è affetto da una malattia renale
- se è affetto da allergie (ad esempio febbre da fieno)
- se è affetto da porfiria epatica (una malattia rara del sangue caratterizzata da alterazione dell'attività di uno degli enzimi epatici) perché il medicinale può fare insorgere un attacco.
- se ha un'infezione - vedere paragrafo "Infezioni" di seguito.

Infezioni
OKi dolore e febbre può nascondere i sintomi di infezioni quali febbre e dolore. È pertanto possibile che OKi dolore e febbre possa ritardare un trattamento adeguato dell'infezione, cosa che potrebbe aumentare il rischio di complicanze. Ciò è stato osservato nella polmonite causata da batteri e nelle infezioni cutanee batteriche correlate alla varicella. Se prende questo medicinale mentre ha un'infezione e i sintomi dell'infezione persistono o peggiorano, si rivolga immediatamente al medico.

Bambini e adolescenti
Non somministrare ketoprofene sale di lisina a bambini di età inferiore a 18 anni.

Interazioni con altri medicinali
Altri medicinali e OKi dolore e febbre Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale, inclusi quelli acquistabili senza prescrizione o i medicinali a base di erbe.

Informi il medico o il farmacista se prende/utilizza uno qualsiasi dei seguenti medicinali:
• medicinali per migliorare il flusso sanguigno, come anticoagulanti (acido acetilsalicilico, warfarin, eparina, ticlopidina, dabigatran o clopidogrel), trombolitici (reteplase, streptochinasi), vasodilatatori periferici (pentoxifillina), prasugrel, cumarinici
• alcuni antibiotici (ad esempio chinoloni, sulfonamidi)
• medicinali utilizzati dopo un trapianto di organi per la prevenzione del rigetto (ad esempio ciclosporina, tacrolimus)
• medicinali utilizzati per alcuni tipi di malattie mentali e depressione (ad esempio litio, venlafaxina e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI))
altri FANS (ad esempio acido acetilsalicilico, ibuprofene) o paracetamolo
diuretici (farmaci che aumentano la produzione di urina) come bendroflumetiazide
glucocorticosteroidi (ormoni steroidei, quali idrocortisone o prednisolone)
• medicinali antiretrovirali utilizzati per il trattamento delle infezioni da HIV (ad esempio ritonavir, zidovudina)
• medicinali per il trattamento della pressione arteriosa elevata (ad esempio ramipril, captopril, enalapril, losartan, irbesartan)
miorilassanti come baclofen
• medicinali utilizzati per il trattamento dell'insufficienza cardiaca e per il controllo del ritmo cardiaco (ad esempio digossina, digitossina)
• medicinali per il trattamento del diabete (ad esempio gliclazide)
• medicinali utilizzati per il trattamento dei tumori (ad esempio erlotinib, pemetrexed, metotrexato)
• medicinali per il trattamento della gotta (ad esempio probenecid)
fenitoina - un medicinale antiepilettico
penicillamina - un medicinale utilizzato per il trattamento dell'artrite reumatoide
gemeprost (un medicinale utilizzato per il trattamento di problemi ginecologici)
• se prevede di utilizzare mifepristone come metodo contraccettivo

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'assunzione della dose più bassa per il più breve tempo possibile che occorre per attenuare i sintomi.

Interrompa l'assunzione di OKi dolore e febbre e consulti immediatamente un medico qualora, in qualsiasi momento nel corso del trattamento con OKi dolore e febbre, sviluppi:
segni di emorragia intestinale quali feci (escrementi) di colore rosso vivo, feci catramose di colore nero, vomito contenente sangue o particelle scure simili a fondi di caffè
segni di eruzioni cutanee, gravi reazioni cutanee e formazione di bolle su pelle, bocca e occhi
segni di una reazione allergica grave, quali:
   - difficoltà respiratorie o sibili inspiegati
   - capogiri o accelerazione del battito cardiaco
   - gonfiore delle labbra, del viso, della gola o della lingua
• peggioramento del morbo di Crohn e della colite (una malattia infiammatoria cronica dell'intestino caratterizzata da sintomi quali dolore addominale, diarrea, febbre e perdita di peso)

Informi il medico se manifesta:
• febbre, mal di gola, ulcere orali, cefalea, vomito, sanguinamento e formazione di lividi inspiegati, grave spossatezza
• indigestione, dolore allo stomaco o all'addome, stipsi, diarrea, flatulenza o malessere, dolore al petto o battito cardiaco accelerato e irregolare
• problemi epatici e renali associati a gonfiore delle braccia e delle gambe.

Gli effetti indesiderati associati a OKi dolore e febbre possono includere:
Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
• difficoltà digestive (dispepsia), nausea, dolore addominale, vomito

Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
• cefalea, vertigine, sonnolenza
• stipsi, diarrea, flatulenza, infiammazione del rivestimento dello stomaco
• gonfiore dovuto all'accumulo di liquidi
• prurito e eruzioni cutanee irritazioni
• affaticamento

Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1.000)
• carenza di ferro (anemia) causata dal sanguinamento
• intorpidimento, formicolio
• visione offuscata
• rumore nell'orecchio (tinnito)
• asma
• infiammazione del rivestimento della bocca
• ulcere allo stomaco
• infiammazione epatica (epatite), aumento degli enzimi epatici, ingiallimento della pelle o della parte bianca degli occhi (ittero)
• aumento di peso

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
• alterazione della conta delle cellule del sangue e delle piastrine
• reazioni allergiche (anafilassi)
• compromissione delle ghiandole situate sopra ai reni (ghiandole surrenali)
• pressione arteriosa elevata, rossore (vasodilatazione)
• insufficienza cardiaca
• insufficienza renale, infiammazione nei reni, anomalie nei risultati dei test di funzionalità renale
• colite
• peggioramento di condizioni gastrointestinali
• feci di colore scuro o nero
• presenza di sangue nel vomito
• naso chiuso e che cola (rinite)
• gonfiore della gola
• gonfiore degli strati profondi della pelle, causato da liquidi in eccesso (ad esempio sul viso o sulle mani)
• difficoltà respiratorie (dispnea)
• cefalea
• difficoltà respiratoria causata dal restringimento delle vie aeree
• contrazioni incontrollate dei muscoli (convulsioni)
• sensibilità alla luce solare o alle lampade UV
• alterazioni del gusto
• alterazioni del comportamento
• perdita dei capelli
• eruzione cutanea pruriginosa
• sanguinamento dello stomaco e/o dell'intestino, i cui sintomi possono includere intenso mal di stomaco, brividi, nausea, vomito, vomito contenente sangue o particelle scure simili a fondi di caffè, bruciore di stomaco, feci di colore rosso vivo o catramose di colore nero.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Monografia

048414104

DENOMINAZIONE

OKI DOLORE E FEBBRE 25 MG COMPRESSE EFFERVESCENTI

PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene il principio attivo ketoprofene 25 mg (come ketoprofene sale di lisina 40 mg). Eccipienti con effetti noti: Questo medicinale contiene 147 mg di sorbitolo per compressa effervescente. Questo medicinale contiene 321,9 mg di sodio per compressa effervescente, equivalenti all’incirca al 16% dell’apporto dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Mannitolo (E421), Idrogenocarbonato di sodio (E500), Acido citrico (E330), Aroma arancia, Sorbitolo (E420), Carbonato di sodio (E500), Leucina, Saccarina di sodio (E954), Polisorbato 20 (E432), Simeticone, Silice colloidale anidra (E551).

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

OKi dolore e febbre è raccomandato nel trattamento sintomatico a breve termine del dolore acuto di intensità da lieve a moderata e/o della febbre. OKi dolore e febbre è indicato negli adulti di età pari o superiore a 18 anni.

CONTROINDICAZIONI/EFFET TI INDESIDERATI

Il medicinale non deve essere utilizzato nei seguenti casi: • In pazienti con un’anamnesi di reazioni di ipersensibilità quali broncospasmo, attacco d’asma, rinite acuta, orticaria, eruzioni cutanee o altre reazioni allergiche a ketoprofene o a sostanze con analogo meccanismo d’azione (quali acido acetilsalicilico o altri FANS). In tali pazienti sono state osservate reazioni gravi e, in rare occasioni, fatali (vedere paragrafo 4.8). • In pazienti con ipersensibilità ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6). • In caso di grave insufficienza cardiaca. • In pazienti con ulcera peptica attiva o ricorrente o anamnesi di emorragia, ulcerazione o perforazione gastrointestinale.• Anamnesi di emorragia o perforazione gastrointestinale conseguente a una precedente terapia con FANS. • In pazienti con ulcera gastrica o duodenale, dispepsia cronica e gastrite • In pazienti con leucocitopenia o trombocitopenia, emorragia in atto o diatesi emorragica in corso di trattamento con anticoagulanti • In pazienti con grave insufficienza renale o epatica, ad esempio cirrosi epatica o epatite grave.

POSOLOGIA

Posologia

Indicazione Fascia di età Dose Durata
Sollievo sintomatico da dolore e febbre Adulti di età pari o superiore a 18 anni 1 compressa in dose singola ripetuta 2-3 volte al giorno, al bisogno. * È necessario utilizzare per il minor tempo possibile la minima dose efficace in grado di alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).
*Attendere almeno 4 ore tra una dose e l’altra. Non superare la dose giornaliera raccomandata di 75 mg. Se i sintomi persistono per più di tre giorni in caso di febbre o cinque giorni in caso di dolore oppure se i sintomi peggiorano, è necessario consultare un operatore sanitario. Anziani: OKi dolore e febbre deve essere utilizzato con cautela negli anziani. Per i pazienti anziani, si raccomanda una dose pari a 1 compressa al giorno. Pazienti pediatrici: Oki dolore e febbre non deve essere usato nei bambini di età inferiore a 18 anni. Modo di somministrazione: Esclusivamente per uso orale. Far sciogliere la compressa in un bicchiere d’acqua prima della somministrazione.

CONSERVAZIONE

Conservare il medicinale nella confezione originale, per proteggerlo dall’umidità e dalla luce.

AVVERTENZE

Casi molto rari di reazioni gravi, alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono stati riportati in associazione all’uso di FANS (vedere paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a più alto rischio per queste reazioni nelle prime fasi della terapia: l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. L’assunzione di ketoprofene sale di lisina deve essere sospesa ai primi segni di eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. L’uso concomitante di OKi dolore e febbre con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2, deve essere evitato. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’impiego della minima dose efficace per il tempo più breve necessario per controllare i sintomi. L'uso eccessivo di FANS può causare cefalee indotte da farmaci, si consigli ai pazienti di interrompere il trattamento. I pazienti devono essere avvertiti di possibili sintomi di astinenza, che possono includere un peggioramento del mal di testa che può durare diversi giorni. Anziani: negli anziani aumenta la frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragia e perforazione gastrointestinale che potrebbero risultare fatali (vedere paragrafo 4.2). Emorragia, ulcerazione e perforazione gastrointestinale: emorragia, ulcerazione o perforazione gastrointestinale, con esito anche fatale, sono state segnalate per tutti i FANS in qualsiasi momento del trattamento, con o senza sintomi prodromici o anche in assenza di precedenti casi di eventi gravi a carico del tratto gastrointestinale. Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che ketoprofene potrebbe essere associato a un alto rischio di grave tossicità gastrointestinale, rispetto ad altri FANS, specialmente a dosi elevate (vedere anche i paragrafi 4.2 e 4.3). Il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione del tratto gastrointestinale è maggiore con l’aumentare del dosaggio dei FANS, nei pazienti che hanno manifestato casi di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), e nei pazienti anziani. Questi pazienti dovrebbero iniziare il trattamento con la dose minima disponibile. L’uso concomitante di gastroprotettori (ad esempio misoprostolo o inibitori di pompa protonica) dovrebbe essere considerato per questi pazienti e per i pazienti che assumono contemporaneamente acido acetilsalicilico a basso dosaggio o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere di seguito e paragrafo 4.5). I pazienti che hanno manifestato casi di tossicità gastrointestinale, soprattutto se anziani, devono essere invitati a segnalare qualsiasi sintomo inusuale a livello addominale (specialmente emorragia gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. È necessaria cautela nel trattamento di pazienti che assumono medicinali concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come il warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o antiaggreganti come l’acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Interrompere il trattamento nel caso in cui i pazienti trattati con ketoprofene sale di lisina manifestino sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con un’anamnesi di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn), poiché tali condizioni potrebbero aggravarsi (vedere paragrafo 4.8). I pazienti dovrebbero essere monitorati attentamente, in particolare per l’insorgenza di emorragia gastrointestinale. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti a lungo termine) può essere associato a un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto miocardico o ictus). Non sono disponibili dati sufficienti per escludere un rischio analogo associato a ketoprofene. Come con altri FANS, i pazienti con ipertensione non controllata, cardiomiopatia ischemica confermata, arteriopatia periferica e/o malattia cerebrovascolare possono essere trattati con ketoprofene sale di lisina soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (ad esempio ipertensione arteriosa, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). All’inizio del trattamento, la funzionalità renale deve essere attentamente monitorata nei pazienti con insufficienza cardiaca, cirrosi, sindrome nefrosica o probabile ipovolemia, per via del maggiore rischio di nefrotossicità. Questo vale per i pazienti trattati con diuretici (vedere paragrafo 4.5) e per i pazienti con compromissione renale, in particolare se anziani. In tali pazienti, l’uso di ketoprofene potrebbe causare una riduzione dell’afflusso di sangue ai reni provocata dall'inibizione delle prostaglandine e portare a insufficienza renale. Ketoprofene deve essere somministrato con cautela in pazienti con compromissione della funzionalità renale, tenendo presente che il composto viene escreto attraverso i reni. Come tutti i FANS, ketoprofene può aumentare i valori relativi ad azotemia e creatinina sierica. Come gli altri inibitori della sintesi delle prostaglandine, ketoprofene può essere associato a eventi avversi a carico dei reni in grado di causare glomerulonefrite, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica e insufficienza renale acuta. Nei pazienti con valori anormali di funzionalità epatica o con anamnesi di patologie epatiche, è necessario valutare periodicamente i valori delle transaminasi, in particolare durante il trattamento a lungo termine. Rari casi di itterizia ed epatite sono stati riferiti in associazione all’uso di ketoprofene. Viene richiesta attenzione quando il prodotto viene somministrato a pazienti con porfiria epatica, in quanto potrebbe scatenare un attacco. Come per altri FANS, in presenza di un’infezione, occorre ricordare che le proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche di ketoprofene potrebbero occultare i sintomi comunemente associati alla progressione di un’infezione, come la febbre. In caso di gravidanza, fertilità o allattamento, vedere paragrafo 4.6. Somministrare con cautela ai pazienti con pregresse manifestazioni di allergia. I pazienti affetti da asma associata a rinite cronica o allergica, sinusite cronica e/o poliposi nasale sono maggiormente soggetti ad allergie all’acido acetilsalicilico e/o ai FANS rispetto al resto della popolazione. La somministrazione di ketoprofene sale di lisina potrebbe causare attacco d’asma o broncospasmo, shock e altre reazioni allergiche in soggetti allergici all’acido acetilsalicilico o ai FANS (vedere paragrafo 4.3). Interrompere il trattamento in caso di problemi alla vista, come visione offuscata. Mascheramento dei sintomi di infezioni sottostanti: OKi dolore e febbre 25 mg può mascherare i sintomi di infezione, cosa che potrebbe ritardare l’avvio di un trattamento adeguato e peggiorare pertanto l’esito dell’infezione. Ciò è stato osservato nella polmonite batterica acquisita in comunità e nelle complicanze batteriche della varicella. Quando OKi dolore e febbre 25 mg è somministrato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlati a infezione, è consigliato il monitoraggio dell’infezione. In contesti non ospedalieri, il paziente deve rivolgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano. Avvertenze relative agli eccipienti: OKi dolore e febbre 25 mg compresse effervescenti contiene sorbitolo; i pazienti affetti da rari problemi ereditari d’intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da deficit di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene 321,9 mg di sodio per compressa effervescente, equivalenti al 16% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Se i sintomi persistono o peggiorano oppure si manifesta un nuovo sintomo, il paziente deve consultare un medico.

INTERAZIONI

Associazioni da evitare Alcol: l’alcol consumato da solo può causare irritazione del tratto gastrointestinale, pertanto, l’assunzione di FANS in concomitanza con alcolici comporta un aumento del rischio di emorragia e ulcerazione gastrointestinale. I pazienti devono essere avvertiti di evitare tale associazione. Anticoagulanti (quali eparina e warfarin): i FANS possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti (vedere paragrafo 4.4). Nel caso in cui la somministrazione concomitante sia necessaria, i pazienti devono essere monitorati attentamente per via dell’aumento del rischio di emorragia. Ciclosporina: la somministrazione concomitante di FANS e ciclosporina comporta un aumento del rischio di nefrotossicità. Dabigatran: la somministrazione concomitante di FANS e dabigatran comporta un possibile aumento del rischio di emorragia.Erlotinib: la somministrazione concomitante di FANS ed erlotinib comporta un aumento del rischio di emorragia. Litio: rischio di aumento delle concentrazioni plasmatiche di litio, che possono raggiungere livelli tossici, per via di una riduzione dell’escrezione renale del litio. Laddove pertinente, i livelli plasmatici di litio devono essere monitorati attentamente e la relativa dose adeguata durante e dopo il trattamento con i FANS. Metotrexato, a dosi superiori a 15 mg/settimana: aumento del rischio di tossicità ematologica associata al metotrexato, in particolare se somministrato ad alte dosi (>15 mg/settimana), probabilmente correlato allo spiazzamento delle proteine leganti il metotrexato e alla riduzione della clearance renale. Pertanto, i pazienti in corso di trattamento con tali medicinali devono consultare un medico prima di assumere il prodotto. Altri FANS (inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2) e alte dosi di salicilati (>3 g al giorno): aumento del rischio di ulcerazione e sanguinamento gastrointestinale.Chinoloni: la somministrazione concomitante di FANS e chinoloni comporta un possibile aumento del rischio di convulsioni.Venlafaxina: la somministrazione concomitante di FANS e venlafaxina comporta un aumento del rischio di emorragia. Associazioni che richiedono cautela. Antiaggreganti e inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRI): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Antipertensivi, ACE-inibitori e antagonisti dei recettori dell’angiotensina II: nei pazienti con compromissione della funzionalità renale (ad esempio pazienti disidratati e anziani), la somministrazione concomitante di un ACE-inibitore o di un antagonista dei recettori dell’angiotensina II e inibitori della cicloossigenasi può causare un ulteriore deterioramento della funzionalità renale, inclusa una potenziale insufficienza renale acuta. Pertanto, queste associazioni devono essere somministrate con cautela, in particolare negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione un monitoraggio della funzionalità renale una volta iniziata la terapia concomitante. I FANS possono antagonizzare gli effetti di abbassamento della pressione arteriosa della terapia antipertensiva. Baclofene: i FANS possono ridurre l’escrezione di baclofene (aumento del rischio di tossicità). Glicosidi cardiaci: i FANS possono incrementare la concentrazione plasmatica dei glicosidi cardiaci, con l’eventuale esacerbazione dell’insufficienza cardiaca e la riduzione della funzionalità renale. Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Cumarinici: i FANS possono intensificare l’effetto anticoagulante dei cumarinici. Fenitoina e sulfonamidi: dal momento che ketoprofene presenta un forte legame con le proteine, potrebbe essere necessario ridurre la dose di fenitoina o sulfonamidi somministrata durante il trattamento. Diuretici: i pazienti che assumono diuretici e tra questi, quelli gravemente disidratati, sono maggiormente a rischio di sviluppare insufficienza renale secondaria alla riduzione del flusso ematico renale causata dall’inibizione delle prostaglandine. Questi pazienti devono essere reidratati prima di iniziare la somministrazione concomitante ed è necessario monitorare attentamente la funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4) dopo l’inizio del trattamento. I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici. Gemeprost: riduzione dell’efficacia di gemeprost. Ipoglicemizzanti (sulfaniluree): i FANS possono intensificare gli effetti delle sulfaniluree, attraverso lo spiazzamento del legame alle proteine plasmatiche. Metotrexato a dosi inferiori a 15 mg/settimana: aumento della tossicità ematologica del metotrexato a causa della riduzione della sua clearance renale con i FANS in generale. Nelle prime settimane di uso concomitante è necessario un monitoraggio emocromocitometrico completo settimanale. Il monitoraggio deve essere effettuato con maggiore frequenza in presenza di un’alterazione della funzionalità renale e nei soggetti anziani. Mifepristone: teoricamente si può riscontrare una riduzione dell’efficacia di questo medicinale contraccettivo a causa delle proprietà antiprostaglandiniche dei FANS, inclusa l’aspirina (acido acetilsalicilico). Evidenze limitate suggeriscono che l’uso concomitante di FANS il giorno della somministrazione di prostaglandine non influisce negativamente sugli effetti del mifepristone o delle prostaglandine sulla maturazione cervicale o sulla contrattilità uterina e non riduce l’efficacia clinica dell’interruzione farmacologica della gravidanza. Pentossifillina: aumento del rischio di emorragia. È necessario aumentare la frequenza dei controlli clinici e del monitoraggio del tempo di sanguinamento. Penicillamina: la somministrazione concomitante di FANS e penicillamina comporta un possibile aumento del rischio di nefrotossicità. Pemetrexed: i FANS possono ridurre l’escrezione renale del pemetrexed. Prasugrel: la somministrazione concomitante di FANS e prasugrel comporta un possibile aumento del rischio di emorragia. Antiaggreganti piastrinici (ticlopidina e clopidogrel): aumento del rischio di emorragia a causa dell’inibizione della funzione piastrinica e danni alla mucosa gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Se la somministrazione concomitante non può essere evitata, il paziente deve essere monitorato attentamente. Probenecid: la somministrazione concomitante di probenecid può ridurre in maniera significativa la clearance plasmatica di ketoprofene e, di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche di ketoprofene potrebbero risultare aumentate. L’interazione potrebbe essere dovuta all’inibizione della secrezione tubulare renale e della glucuronoconiugazione e richiede l’aggiustamento della dose di ketoprofene. Tacrolimus: la somministrazione concomitante di FANS e tacrolimus comporta un aumento del rischio di nefrotossicità. Zidovudina: la somministrazione concomitante di FANS e zidovudina comporta un aumento del rischio di tossicità ematologica per via degli effetti dei reticolociti, con conseguente anemia grave che insorge una settimana dopo l’inizio del trattamento con il FANS. Il quadro emocromocitometrico e la conta dei reticolociti devono essere monitorati per una o due settimane dall’inizio del trattamento con il FANS. Ritonavir: le concentrazioni plasmatiche dei FANS possono essere aumentate da ritonavir.

EFFETTI INDESIDERATI

Gastrointestinali: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono presentarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, anche fatali, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo la somministrazione sono stati segnalati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Con minore frequenza è stata rilevata gastrite. In casi molto rari, si può manifestare ipersensibilità sotto forma di reazioni sistemiche gravi (edema laringeo, edema della glottide, dispnea, palpitazioni, sindrome di Stevens-Johnson) fino allo shock anafilattico. In tali casi è necessaria assistenza medica immediata.

Classificazione per sistemi e organi MedDRA Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Frequenza non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico       Anemia emorragica   Trombocitopenia, agranulocitosi, insufficienza midollare e ipoplasia
Disturbi del sistema immunitario           Reazione anafilattica (compreso shock), ipersensibilità
Disturbi psichiatrici           Umore alterato
Patologie del sistema nervoso     Cefalea, vertigine, sonnolenza Parestesia   Crisi convulsive, disgeusia
Patologie dell’occhio       Visione offuscata    
Patologie dell'orecchio e del labirinto       Tinnito    
Patologie cardiache           Insufficienza cardiaca
Patologie vascolari           Ipertensione, vasodilatazione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche       Asma   Broncospasmo (in particolare nei pazienti con ipersensibilità accertata all’acido acetilsalicilico e ad altri FANS), rinite
Patologie gastrointestinali   Dispepsia, nausea, dolore addominale, vomito Stipsi, diarrea, flatulenza e gastrite Stomatite, ulcera peptica   Esacerbazione di colite e morbo di Crohn, emorragia e perforazione gastrointestinale, ulcerazione della bocca, melena, ematemesi, perforazione e ulcera duodenale
Patologie epatobiliari       Epatite    
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo     eruzione cutanea, prurito     Reazione di fotosensibilità, alopecia, orticaria, angioedema, reazioni cutanee bollose incluse sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, edema ed esantema
Patologie renali e urinarie           Insufficienza renale acuta, nefrite tubulo-interstiziale, sindrome nefritica
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione     Stanchezza, edema      
Esami diagnostici       Peso aumentato, transaminasi aumentate e concentrazioni elevate di bilirubina sierica a causa di disturbi epatici   Prova di funzionalità renale anormale
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

SOVRADOSAGGIO

Sintomi Sono stati riportati casi di sovradosaggio con dosi fino a 2,5 g di ketoprofene. Nella maggior parte dei casi, i sintomi osservati sono stati limitati a letargia, sonnolenza, dolore addominale, nausea, vomito, generalmente reversibili con terapie di supporto. In seguito a forti sovradosaggi di ketoprofene si sono verificati anche depressione respiratoria, coma o crisi convulsive. Inoltre, possono verificarsi emorragia gastrointestinale, ipotensione, ipertensione o insufficienza renale acuta, ma si tratta di eventi rari. Misure di trattamento Non esistono antidoti specifici per il sovradosaggio di ketoprofene sale di lisina. In caso di sospetto sovradosaggio, il trattamento raccomandato consiste nella lavanda gastrica associata alla somministrazione di un trattamento sintomatico e di supporto per compensare la disidratazione, al monitoraggio dell’escrezione urinaria e alla correzione dell’acidosi, se presente. In caso di insufficienza renale, l’emodialisi può essere utile per eliminare il medicinale in circolo.

GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

Gravidanza: L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio-fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto e di malformazione cardiaca e gastroschisi, dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti proporzionalmente alla dose e alla durata della terapia. È stato dimostrato che negli animali la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine provoca un aumento delle perdite pre- e post-impianto e della letalità embrio-fetale. Inoltre, è stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, in animali cui era stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza, ketoprofene sale di lisina non deve essere somministrato, se non in casi strettamente necessari. Se ketoprofene sale di lisina è usato da una donna in fase di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta più bassa possibile per la durata del trattamento più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre • il feto a: • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; • la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse; • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. L’uso di ketoprofene durante il travaglio può influire negativamente sull’emodinamica polmonare del feto con gravi conseguenze sulla respirazione. Di conseguenza ketoprofene sale di lisina è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: Non sono disponibili dati sufficienti sull’escrezione di ketoprofene nel latte materno. Ketoprofene sale di lisina non è raccomandato nelle donne che allattano. Fertilità: L’uso a lungo termine di alcuni FANS è associato a una riduzione della fertilità femminile, reversibile con l’interruzione del trattamento. L’uso di ketoprofene, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle cicloossigenasi/prostaglandine, potrebbe compromettere la fertilità e non è raccomandato nelle donne che cercano una gravidanza. Deve essere considerata la sospensione del trattamento con ketoprofene in donne che abbiano difficoltà di concepimento o che siano sottoposte ad accertamenti sull’infertilità.

KETOPROFENE

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