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<b>LLOYFLU 500 mg/12,2 mg polvere per soluzione orale</b><br>  paracetamolo/fenilefrina cloridrato<br><b>Che cos’è e a che cosa serve</b><br>LLOYFLU contiene paracetamolo, un analgesico che allevia i dolori e riduce la febbre, e  fenilefrina,

LLOYFLU 10 BUSTINE 500MG+12,2MG

Codice Prodotto (Minsan): 042744021
Classificazione: PARACETAMOLO, ASSOCIAZIONI ESCLUSI GLI PSICOLETTICI

Prezzo di listino: 6,90 €

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Special Price 4,68 €

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LLOYFLU 500 mg/12,2 mg polvere per soluzione orale
paracetamolo/fenilefrina cloridrato
Che cos’è e a che cosa serve
LLOYFLU contiene paracetamolo, un analgesico che allevia i dolori e riduce la febbre, e fenilefrina, un decongestionante per alleviare il naso chiuso.

LLOYFLU viene usato per il sollievo dei sintomi di raffreddore e influenza, inclusi sollievo da dolore, mal di testa, congestione nasale e riduzione della temperatura negli adulti e negli adolescenti sopra i 16 anni di età.

Usi LLOYFLU solo se ha raffreddore e influenza accompagnati da naso chiuso. Se non soffre di naso chiuso, la preferenza deve essere data a prodotti monocomponente contenenti solo paracetamolo.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni.

Spese di spedizione: 6€
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Descrizione Prodotto

DENOMINAZIONE

LLOYFLU 500 mg/12,2 mg polvere per soluzione orale
paracetamolo/fenilefrina cloridrato

Che cos’è e a che cosa serve
LLOYFLU contiene paracetamolo, un analgesico che allevia i dolori e riduce la febbre, e fenilefrina, un decongestionante per alleviare il naso chiuso.

LLOYFLU viene usato per il sollievo dei sintomi di raffreddore e influenza, inclusi sollievo da dolore, mal di testa, congestione nasale e riduzione della temperatura negli adulti e negli adolescenti sopra i 16 anni di età.

Usi LLOYFLU solo se ha raffreddore e influenza accompagnati da naso chiuso. Se non soffre di naso chiuso, la preferenza deve essere data a prodotti monocomponente contenenti solo paracetamolo.

Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni.

CONTROINDICAZIONI

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non prenda LLOYFLU
• se è allergico a paracetamolo e fenilefrina cloridrato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6).
• se soffre di una grave malattia coronarica (un disturbo associato a disfunzione cardiaca)
• se soffre di pressione elevata
• se soffre di glaucoma (una malattia degli occhi spesso associata a un aumento della pressione del liquido all'interno dell'occhio)
• se la ghiandola tiroide è iperattiva (ipertiroidismo)
• se sta assumendo inibitori della monoamino-ossidasi o se sta assumendo antidepressivi triciclici (per la depressione), oppure li ha assunti negli ultimi 14 giorni
• se soffre di una grave malattia epatica (grave insufficienza epatica)
• se soffre di un'infiammazione acuta del fegato (epatite acuta)
• se soffre di abuso di alcolici.

Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere LLOYFLU.
• se soffre del Fenomeno di Raynaud, un disturbo causato da una ridotta circolazione del sangue nelle dita delle mani e dei piedi
• se soffre di diabete mellito, un disturbo associato a elevati livelli di zucchero nel sangue
• se soffre di insufficienza renale moderata e grave
• se soffre di disturbi della funzionalità epatica:
insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (inclusa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta e trattamento concomitante con prodotti medicinali che compromettono le funzioni epatiche
• se soffre di anemia emolitica (una riduzione dei globuli rossi che può conferire alla pelle un colorito giallo chiaro e causare debolezza o affanno)
• se soffre di disidratazione
• in caso di abuso di alcolici
• se soffre di malnutrizione cronica
• se soffre di deplezione di glutatione a causa di carenze metaboliche
• se soffre di asma ed è ipersensibile all'acido acetilsalicilico (usato per alleviare il dolore o per fluidificare il sangue): potrebbe essere ipersensibile anche a LLOYFLU
• se soffre di un ingrossamento della prostata
• se soffre di un tumore alla ghiandola surrenale (chiamato feocromocitoma).

Importante:
Questo prodotto contiene paracetamolo. Non assuma contemporaneamente altri prodotti contenenti paracetamolo. Non prenda mai una quantità di LLOYFLU superiore a quella raccomandata. Dosi superiori a quelle raccomandate non aumentano l'effetto antidolorifico, ma possono causare gravissimi danni al fegato. In genere i sintomi di danno epatico si manifestano solo dopo qualche giorno. Pertanto, dopo un sovradosaggio è molto importante consultare un medico il più presto possibile, anche se ci si sente bene. Non inizi ad assumere alcun altro prodotto per l'influenza, il raffreddore o la congestione nasale.

Bambini e adolescenti
LLOYFLU è indicato negli adulti e nei bambini sopra i 16 anni di età.

Interazioni con altri medicinali
Non usi LLOYFLU se sta assumendo inibitori della monoamino-ossidasi (MAO inibitori, come moclobemide o tranilcipromina) o antidepressivi triciclici (come amitriptilina, amoxapina, clomipramina, desipramina e doxepina), usati per il trattamento della depressione, oppure se li ha assunti negli ultimi 14 giorni.
Poiché entrambi i principi attivi di LLOYFLU, fenilefrina cloridrato e paracetamolo, possono interagire negativamente con altri medicinali, informi il medico o il farmacista su tutti i medicinali che potrebbe utilizzare in concomitanza, in particolare:
• medicinali che possono interferire con fenilefrina, come i medicinali usati per il trattamento della pressione alta e di disturbi cardiaci o circolatori, come:
   - simpaticomimetici, inclusi i prodotti decongestionanti per il naso o per gli occhi
   - vasodilatatori
   - alfa- e beta-bloccanti (ad es. propranololo) e altri antipertensivi (come guanetidina)
• medicinali che possono potenziare l'effetto di fenilefrina sui vasi sanguigni, come:
   - digossina (per le malattie cardiache)
   - tetraciclici (per la depressione), come maprotilina
   - antidepressivi, quali fenelzina, acido carbossilico, nialamide
   - medicinali per la malattia di Parkinson, come selegilina
   - furazolidone (per le infezioni batteriche)
• medicinali che possono interferire con il metabolismo epatico dei principi attivi di LLOYFLU e possono aumentare gli effetti tossici di paracetamolo sul fegato, come:
   - alcool
   - barbiturici (sedativi)
   - anticonvulsivanti (per l'epilessia), come fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital e primidone
   - rifampicina (per la tubercolosi)
   - probenecid (per la gotta)
• medicinali che influenzano la disponibilità di paracetamolo nell'organismo, come:
   - medicinali anticolinergici (come glicopirronio, propantelina)
   - metoclopramide o domperidone (per la nausea o il vomito)
   - colestiramina (per ridurre i livelli di lipidi nel sangue)
   - isoniazide (per la tubercolosi)
• warfarina e altri medicinali cumarinici (fluidificanti del sangue), poiché il loro effetto anticoagulante può essere aumentato dall'uso quotidiano regolare e prolungato di paracetamolo, con un aumento del rischio di sanguinamento; dosi occasionali di LLOYFLU non hanno alcun effetto significativo.
• l'uso regolare di paracetamolo può aumentare gli effetti tossici di zidovudina (AZT) (per il trattamento dell'HIV),
• la durata d'azione di cloramfenicolo può essere prolungata da paracetamolo.

Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

La maggior parte delle persone non avrà alcun problema, ma alcuni potrebbero accusarne.

L'elenco seguente comprende gli effetti indesiderati di paracetamolo e fenilefrina

Paracetamolo
A dosi terapeutiche, gli effetti indesiderati di paracetamolo si verificano raramente e con un decorso clinico lieve.

Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000)
• disturbi ematici, che possono manifestarsi come formazione di lividi inspiegabili, pallore o scarsa resistenza alle infezioni:
   - discrasie del sangue, inclusi disturbi piastrinici, riduzione della conta di specifiche cellule ematiche (agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia), anemia emolitica, pancitopenia
• alterata funzionalità epatica (aumento delle transaminasi epatiche)
• insufficienza epatica
• necrosi epatica
• ittero (ingiallimento della pelle o degli occhi),
• broncospasmo (difficoltà nella respirazione o respiro sibilante)
• reazioni allergiche o di ipersensibilità, incluse eruzioni cutanee, orticaria, prurito, sudorazione, porpora (piccoli sanguinamenti sotto la pelle), angioedema (improvviso gonfiore della pelle e della mucosa) anafilassi (grave reazione allergica, che causa difficoltà di respirazione o capogiri)

Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000)
• dopo un uso prolungato di dosi elevate di paracetamolo possono svilupparsi piuria sterile (urina contenente globuli bianchi, urina torbida) ed effetti indesiderati renali
• pancreatite acuta (infiammazione del pancreas, che causa forte dolore addominale o alla schiena)

Sono stati segnalati casi molto rari di gravi reazioni cutanee.

Fenilefrina

Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
• perdita dell'appetito
• nausea e vomito

Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000)
• tachicardia (battito cardiaco accelerato)
• palpitazioni (percezione del battito cardiaco)
• aumento della pressione sanguigna
• reazioni allergiche o di ipersensibilità, incluse eruzioni cutanee, orticaria, anafilassi (grave reazione allergica che causa difficoltà di respirazione o capogiri) e broncospasmo (difficoltà nella respirazione o respiro sibilante)

Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000)
• insonnia (difficoltà a dormire)
• nervosismo
• tremori
• ansia
• irrequietezza
• confusione
• irritabilità
• capogiri
• cefalea

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Monografia

042744021

DENOMINAZIONE

LLOYFLU 500 MG/12,2 MG POLVERE PER SOLUZIONE ORALE

PRINCIPI ATTIVI

Ogni bustina contiene 500 mg di paracetamolo e 12,2 mg di fenilefrina cloridrato equivalenti a 10,0 mg di fenilefrina. Eccipienti con effetti noti: Ogni bustina contiene 1,83 g di saccarosio, 17,5 mg di aspartame (E951) e 1 mg di sorbitolo (E420). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Acido ascorbico, Saccarosio, Aspartame (E951), Aromi di limone (contenenti: oli naturali di limone e sostanze aromatizzanti identiche a quelle naturali, maltodestrina,mannitolo (E 421) gluconolattone, gomma di acacia, sorbitolo (E420) silice colloidale anidra e α-tocoferolo (E 307), Saccarina sodica, Silice colloidale anidra, Acido citrico, Sodio citrato

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento sintomatico a breve termine di raffreddore e influenza (dolori, febbre), quando associati a congestione nasale. LLOYFLU è indicato negli adulti e negli adolescenti sopra i 16 anni.

CONTROINDICAZIONI/EFFET TI INDESIDERATI

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 • Malattia coronarica grave • Ipertensione • Glaucoma • Ipertiroidismo • Uso nei pazienti che assumono antidepressivi triciclici • Uso nei pazienti che stanno assumendo, o hanno assunto nelle ultime 2 settimane, inibitori della monoamino-ossidasi (IMAO) • Grave compromissione della funzionalità epatica • Epatite acuta • Alcolismo

POSOLOGIA

Posologia Adulti e adolescenti sopra i 16 anni Una bustina sciolta (mescolando) in una piccola tazza (125 ml) di acqua calda. La somministrazione può essere ripetuta dopo 4-6 ore. Non devono essere assunte più di quattro dosi nelle 24 ore Popolazione pediatrica Bambini sotto i 16 anni di età: LLOYFLU non è raccomandato nei bambini di età inferiore ai 16 anni senza la supervisione del medico. Compromissione della funzionalità epatica Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica o con sindrome di Gilbert, la dose deve essere ridotta, oppure deve essere prolungato l’intervallo di somministrazione. Compromissione della funzionalità renale In caso di grave compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina <10 ml/min), l’intervallo di dosaggio deve essere di almeno 8 ore. Anziani Non vi è alcuna indicazione secondo la quale la dose dovrebbe essere modificata nei pazienti anziani. Si raccomanda l’intervento del medico se i sintomi non si alleviano o peggiorano dopo 3 giorni di terapia con LLOYFLU. Modo di somministrazione Somministrazione orale, dopo dissoluzione in acqua.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di temperatura di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidità.

AVVERTENZE

Usare con cautela nei pazienti affetti da: • Fenomeno di Raynaud • Diabete • Insufficienza renale moderata e grave • Disturbi della funzionalità epatica: insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (inclusa sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta e trattamento concomitante con medicinali che compromettono le funzioni epatiche. • Anemia emolitica • Disidratazione • Abuso di alcolici • Malnutrizione cronica • Deplezione di glutatione, causata da carenze metaboliche • Ipertrofia prostatica • Feocromocitoma Questo prodotto non deve essere combinato con altri medicinali contenenti paracetamolo. Dosaggi più elevati di quelli raccomandati possono provocare gravi danni al fegato. I segni clinici di danno epatico normalmente diventano evidenti 2 giorni dopo l’ingestione. L’eventuale antidoto deve essere somministrato il più presto possibile. Vedere anche paragrafo 4.9. Durante l’assunzione di questo medicinale devono essere evitate le bevande alcoliche, perché l’uso di alcool in combinazione con paracetamolo può causare danni al fegato. I pazienti non devono assumere in concomitanza altri prodotti contenenti simpaticomimetici, ivi compresi altri prodotti decongestionanti per il naso o per gli occhi. Occorre particolare attenzione nei pazienti con asma che sono sensibili all’acido acetilsalicilico, poiché in associazione con paracetamolo sono stati riportati lievi broncospasmi (reazione crociata). Ogni bustina contiene 1,8 g di saccarosio. Questo deve essere tenuto in considerazione da parte dei pazienti con diabete mellito. LLOYFLU contiene saccarosio, sorbitolo (E420), aspartame (E 951) e sodio I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi non devono assumere questo medicinale. Aspartame (E951) è una fonte di fenilalanina. Può essere dannoso per le persone affette da fenilchetonuria. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per bustina, cioè essenzialmente “senza sodio”.

INTERAZIONI

Paracetamolo Le sostanze che inducono gli enzimi microsomiali epatici, come alcol, barbiturici, anticonvulsivanti, come fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital e primidone, rifampicina, inibitori delle monoamino ossidasi e antidepressivi triciclici, possono aumentare l’epatotossicità di paracetamolo, in particolare dopo un sovradosaggio. La velocità di assorbimento del paracetamolo può essere diminuita dagli anticolinergici (come glicopirronio, propanteline), e aumentata da metoclopramide o domperidone e l’assorbimento ridotto da colestiramina. L’isoniazide riduce la clearance di paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicità, attraverso l’inibizione del suo metabolismo nel fegato. L’effetto anticoagulante di warfarina e di altri medicinali cumarinici può essere aumentato dall’uso quotidiano regolare e prolungato di paracetamolo, con un aumento del rischio di sanguinamento; dosi occasionali non hanno alcun effetto significativo. Il probenecid riduce la clearance di paracetamolo inibendo la coniugazione con acido glucuronico. L’uso regolare di paracetamolo potrebbe ridurre il metabolismo di zidovudina (aumento del rischio di neutropenia). L’emivita di eliminazione di cloramfenicolo può essere prolungata da paracetamolo. Fenilefrina La fenilefrina può interagire negativamente con altri simpaticomimetici, vasodilatatori, alfa- e beta-bloccanti e altri antipertensivi (compresa guanetidina) Gli effetti vasopressori di fenilefrina possono essere potenziati da digossina, MAO inibitori, antidepressivi triciclici, come amitriptilina, amoxapina, clomipramina, desipramina e doxepina o tetraciclici, quali maprotilina; antidepressivi come fenelzina, acido carbossilico, nialamide, tranilcipromina, moclobemide; i medicinali per il morbo di Parkinson, come selegilina, e altri come furazolidone. È controindicata nei pazienti che stanno assumendo inibitori della monoamino-ossidasi (IMAO), o che ne hanno interrotto l’assunzione da meno di due settimane. Popolazione pediatrica Si prevede che la frequenza, il tipo e la gravità delle interazioni negli adolescenti di età superiore ai 16 anni siano gli stessi degli adulti.

EFFETTI INDESIDERATI

La frequenza di insorgenza degli effetti indesiderati viene in genere classificata come segue Molto comuni (≥1/10) Comuni (da ≥1/100 a <1/10) Non comuni (da ≥1/1000 a <1/100) Rari (da ≥1/10.000 a <1/1000) Molto rari (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Paracetamolo

Classificazione per Sistemi e Organi Frequenza Sintomi
Patologie del sistema emolinfopoietico. Rara: Discrasie ematiche, inclusi disturbi piastrinici, agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia, anemia emolitica, pancitopenia.
Disturbi del sistema immunitario. Rara: Reazioni allergiche o di ipersensibilità, incluse eruzioni cutanee, orticaria, anafilassi e broncospasmo.
Patologie gastrointestinali. Molto rara: Pancreatite acuta.
Patologie epatobiliari. Rara: Funzionalità epatica anomala (aumento delle transaminasi epatiche), insufficienza epatica, necrosi epatica, ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rara: Ipersensibilità, inclusi eruzione cutanea e orticaria, prurito, sudorazione, porpora, angioedema.
Patologie renali e urinarie. Molto rara: Nefrite interstiziale dopo un uso prolungato di dosi elevate di paracetamolo Piuria sterile (urina torbida).
Eritema multiforme, edema della laringe, shock anafilattico, anemia, alterazioni del fegato ed epatite, alterazione renale (grave insufficienza renale, ematuria, anuresi), effetti gastrointestinali e vertigine sono stati riportati con una frequenza non nota. In casi molto rari sono state segnalate gravi reazioni cutanee. Popolazione pediatrica Si prevede che la frequenza, il tipo e la gravità delle interazioni negli adolescenti di età superiore ai 16 anni siano gli stessi degli adulti. Fenilefrina
Classificazione per Sistemi e Organi Frequenza Sintomi
Disturbi del sistema immunitario. Rara: Reazioni allergiche o di ipersensibilità, incluse eruzione cutanea, orticaria, anafilassi e broncospasmo.
Patologie del sistema nervoso. Molto rara: Possono verificarsi insonnia, nervosismo, tremori, ansia, irrequietezza, confusione, irritabilità, capogiri e cefalea.
Patologie cardiache. Rara: Tachicardia, palpitazioni.
Patologie vascolari. Rara: Aumento della pressione sanguigna.
Patologie gastrointestinali. Comune: Anoressia, nausea e vomito.
Popolazione pediatrica Si prevede che la frequenza, il tipo e la gravità delle interazioni negli adolescenti di età superiore ai 16 anni siano gli stessi degli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

SOVRADOSAGGIO

Il sovradosaggio di paracetamolo può causare danni al fegato che possono essere fatali. I sintomi insorgono generalmente entro le prime 24 ore e comprendono: nausea, vomito, anoressia, pallore e dolore addominale, oppure i pazienti possono essere asintomatici. Il sovradosaggio di paracetamolo può provocare necrosi delle cellule epatiche con probabile induzione di necrosi completa e irreversibile, con conseguente insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia, che possono provocare il coma e la morte. Allo stesso tempo si osserva un aumento dei livelli di transaminasi epatiche (AST, ALT), lattato deidrogenasi e bilirubina, insieme a un aumento dei livelli di protrombina, che possono insorgere da 12 a 48 ore dopo la somministrazione. Il danno epatico è probabile nei pazienti che hanno assunto una quantità di paracetamolo superiore a quella raccomandata. Si ritiene che i quantitativi in eccesso del metabolita tossico (in genere adeguatamente detossificati da glutatione quando vengono ingerite dosi normali di paracetamolo), si leghino irreversibilmente al tessuto epatico. Alcuni pazienti possono essere a rischio aumentato di danno epatico da tossicità di paracetamolo. I fattori di rischio comprendono: Pazienti con malattia epatica Pazienti anziani Bambini piccoli Pazienti che ricevono un trattamento a lungo termine con carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, primidone, rifampicina, erba di San Giovanni o altri medicinali che inducono gli enzimi epatici. Pazienti che consumano regolarmente etanolo in quantità superiori a quelle raccomandate Pazienti con deplezione di glutatione a causa per esempio di disturbi alimentari, fibrosi cistica, infezione da HIV, malnutrizione, cachessia. Sintomi I sintomi di sovradosaggio di paracetamolo nelle prime 24 ore sono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Il danno epatico può diventare evidente da 12 a 48 ore dopo l’ingestione. Possono verificarsi anomalie del metabolismo del glucosio e acidosi metabolica. Nell’avvelenamento grave, l’insufficienza epatica può degenerare in encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte. L’insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta fortemente suggerita da dolore lombare, ematuria e proteinuria, si può sviluppare anche in assenza di gravi danni epatici. Sono state riportate aritmie cardiache e pancreatite. Dopo l’uso prolungato di dosi elevate di paracetamolo si può sviluppare ipokaliemia. Trattamento Trasferimento immediato in ospedale. Analisi del sangue per determinare la concentrazione plasmatica iniziale di paracetamolo. Nel caso di un singolo sovradosaggio acuto, la concentrazione plasmatica di paracetamolo deve essere misurata 4 ore dopo l'ingestione. Prendere in considerazione la somministrazione di carbone attivo se il sovradosaggio di paracetamolo è stato ingerito nell'ora precedente. Lavanda gastrica. L’antidoto N-acetilcisteina deve essere somministrato al più presto in conformità con le linee guida nazionali di trattamento. Deve essere somministrato un trattamento sintomatico.

GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

Gravidanza Paracetamolo Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Fenilefrina Esistono dati limitati sull’uso di fenilefrina nelle donne in gravidanza. La vasocostrizione dei vasi uterini e il ridotto flusso ematico uterino associati all’uso di fenilefrina possono causare ipossia fetale. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni, l’uso di fenilefrina deve essere evitato durante la gravidanza. Allattamento Paracetamolo Paracetamolo viene escreto nel latte materno, ma non in quantità clinicamente significative. I dati pubblicati disponibili non controindicano l’allattamento al seno. Fenilefrina Non ci sono dati disponibili relativi a una possibile escrezione di fenilefrina nel latte materno e non esistono segnalazioni sugli effetti di fenilefrina sul lattante. Finché non saranno disponibili ulteriori dati, l’uso di fenilefrina deve essere evitato nelle donne in allattamento. Riassumendo, LLOYFLU non è raccomandato durante la gravidanza e l’allattamento Fertilità Gli studi non clinici non hanno prodotto alcuna evidenza che indichi eventuali effetti di paracetamolo sulla fertilità maschile o femminile a dosi clinicamente rilevanti. Gli effetti di fenilefrina sulla fertilità maschile o femminile non sono stati studiati.

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