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Vicks MediNait 0,5 mg/ml + 0,25 mg/ml + 20 mg/ml sciroppo<br> destrometorfano bromidrato, dossilamina succinato, paracetamolo<br><b>Che cos’è e a che cosa serve</b><br>Vicks MediNait si usa nel trattamento dei sintomi del raffreddore e dell&r

VICKS MEDINAIT SCIRIPPO 90ML

Codice Prodotto (Minsan): 024449050
Classificazione: ASSOCIAZIONI

Prezzo di listino: 8,09 €

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Special Price 7,28 €

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Vicks MediNait 0,5 mg/ml + 0,25 mg/ml + 20 mg/ml sciroppo
destrometorfano bromidrato, dossilamina succinato, paracetamolo
Che cos’è e a che cosa serve
Vicks MediNait si usa nel trattamento dei sintomi del raffreddore e dell’influenza.

Vicks MediNait contiene:
- destrometorfano bromidrato: una sostanza che calma i sintomi della tosse;
- dossilamina succinato: una sostanza antistaminica che agisce su alcuni sintomi del raffreddore, come il naso che cola e gli starnuti;
- paracetamolo: una sostanza con azione antidolorifica e antipiretica, in grado di abbassare la febbre

. Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni.

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Descrizione Prodotto

DENOMINAZIONE

Vicks MediNait 0,5 mg/ml + 0,25 mg/ml + 20 mg/ml sciroppo
destrometorfano bromidrato, dossilamina succinato, paracetamolo

Che cos’è e a che cosa serve
Vicks MediNait si usa nel trattamento dei sintomi del raffreddore e dell’influenza.

Vicks MediNait contiene:
- destrometorfano bromidrato: una sostanza che calma i sintomi della tosse;
- dossilamina succinato: una sostanza antistaminica che agisce su alcuni sintomi del raffreddore, come il naso che cola e gli starnuti;
- paracetamolo: una sostanza con azione antidolorifica e antipiretica, in grado di abbassare la febbre

. Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni.

CONTROINDICAZIONI

Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non usi Vicks MediNait
- se è allergico ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
- se il soggetto da trattare è un bambino o un adolescente di età inferiore ai 12 anni;
- se soffre o ha sofferto di asma (una malattia che causa il restringimento e infiammazione dei bronchi);
- se ha il diabete, una malattia che causa un aumento della glicemia (quantità di zuccheri nel sangue);
- se soffre glaucoma (una malattia che causa un aumento della pressione nell’occhio e problemi alla vista);
- se ha la prostata ingrossata (ipertrofia prostatica);
- se soffre di un restringimento dello stomaco o dell’intestino o delle vie urinarie o genitali; - se soffre o ha sofferto di epilessia (una malattia che causa perdita di coscienza e violente contrazioni involontarie dei muscoli);
- se ha gravi problemi al fegato o ai reni;
- se ha carenza di un enzima chiamato glucosio-6-fosfato deidrogenasi;
- se soffre di una anemia emolitica (una malattia che causa la rottura dei globuli rossi);
- se ha sofferto in passato di sanguinamenti o perforazione dello stomaco o dell’intestino dovuti a trattamenti con medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica o ricorrenti (due o più episodi di stinti di dimostrata ulcera o sanguinamento);
- se ha una grave insufficienza cardiaca (condizione in cui l’organismo non riesce ad equilibrare la riduzione dell’attività contrattile del cuore);
- se sta già assumendo farmaci appartenenti alla classe degli inibitori delle monoamminoossidasi (IMAO), usati come antidepressivi o nel trattamento della malattia di Parkinson (una malatia che provoca tremore, rigidità e lentezza dei movimenti), o se li ha sospesi da meno di due settimane;

Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Vicks MediNait.
Questo medicinale può portare abuso e dipendenza. Pertanto il trattamento dovrà essere di breve durata.

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi.
Gli anziani hanno una maggiore suscettibilità all’insorgenza di effetti indesiderati.
L’uso concomitante di Vicks MediNait con medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica deve essere evitato.
Si rivolga al medico se:
- se ha una tosse cronica o persistente (dovuta per esempio al fumo e ad alcune malattie respiratorie come enfisema / asma);
- se la sua tosse è irritante con abbondante produzione di muco;
- se soffre di problemi al fegato o ai reni;
- se soffre di una malattia del fegato dovuta all’abuso di alcolici;
- se ha una malattia dell’intestino (colite ulcerosa, morbo di Crohn);
- se sta assumendo antibiotici (medicinali usati per trattare infezioni causate da batteri), perchè Vicks MediNait può tardare la percezione dei danni dell’udito causati da alcuni antibiotici;
- se ha una malattia del cuore;
- se soffre di pressione alta;
- se è affetto da ipertiroidismo (una malattia della tiroide causata da una sua aumentata attività);
- se soffre di pressione alta non sufficientemente controllata coi medicinali;
- se soffe di insufficienza cardiaca congestizia (malattia in cui il cuore non è in grado di pompare sangue in maniera efficiente;
- se ha una cardiopatia ischemica accertata (sofferenza del cuore per ridotto apporto di ossigeno);
- se ha una malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare (malattia delle arterie e dei vasi del cervello), poiché deve usare Vicks MediNait, soltanto dopo attenta valutazione del medico;
- se ha una storia di abuso di medicinali o di stupefacenti (sostanze psicoattive capaci di alterare lo stato psico fisico);
- se il soggetto da trattare è un adolescente o un giovane adulto.

L''uso concomitante di Vicks MediNait con medicinali ad azione sedativa come benzodiazepine o medicinali simili aumenta il rischio di sonnolenza, difficoltà respiratorie (depressione respiratoria), coma (stato di incoscienza profondo) e può essere pericoloso per la vita. Per questo motivo, l''uso concomitante deve essere preso in considerazione solo quando non sono possibili altre opzioni di trattamento. Tuttavia, se il medico prescrive Vicks MediNait insieme a medicinali ad azione sedativa, la dose e la durata del trattamento concomitante devono essere limitate dal medico. Informi il medico di tutti i medicinali ad azione sedativa che sta assumendo e segua attentamente le sue raccomandazioni sulla dose. Può essere utile informare amici o familiari in modo che siano a conoscenza dei segni e sintomi descritti sopra. Se manifesta questi sintomi contatti il medico. Durante il trattamento con tutti i medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica, come Vicks MediNait, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Nei pazienti che in passato hanno già sofferto per queste condizioni hanno un rischio maggiore (vedere “Non prenda Vicks MediNait”). Riferisca qualsiasi segno o sintomo addominale (compreso il sanguinamento gastrointestinale) anche all’inizio del trattamento.
Informi il medico se sta assumendo medicinali che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come cortisonici orali (medicinali usati per il trattamento degli stati infiammatori), anticoagulanti (medicinali che ritardano la coagulazione del sangue), come il warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina (medicinali usati per il trattamento della depressione), o agenti antiaggreganti ( medicinali che impediscono l’aggregazione delle piastrine) come l’acido acetilsalicilico (vedere “Altri medicinali e Vicks MediNait”).
Gli anziani sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare reazioni avverse ai medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali.
Riferisca qualsiasi segno o sintomo addominale (compreso il sanguinamento gastrointestinale) anche all’inizio del trattamento.
Sospenda immediatamente il trattamento con Vicks MediNait ai primi segni di emorragia o ulcerazione gastrointestinale
. Gravi reazioni cutanee (della pelle) alcune delle quali fatali, come dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso dei medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica (vedere “Possibili effetti indesiderati”). La reazione si verifica nella maggior parte dei casi nelle fasi iniziali del trattamento. Interrompa l’uso di Vicks MediNait in caso di comparsa di eruzione cutanea, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilità (reazione allergica).

- si stanno assumendo medicinali come alcuni antidepressivi o antipsicotici: Vicks MediNait può interagire con questi medicinali e si possono verificare alterazioni dello stato mentale (ad es. agitazione, allucinazioni, coma) e altri effetti come temperatura corporea superiore a 38° C, aumento frequenza cardiaca, pressione arteriosa instabile, esagerazione dei riflessi, rigidità muscolare, mancanza di coordinazione e/o sintomi gastrointestinali (ad es. nausea, vomito, diarrea).

Esami di laboratorio
Il paracetamolo, contenuto in Vicks MediNait, può interferire con la determinazione dei livelli di acido urico o glucosio nel sangue (uricemia e glicemia).

Interazioni con altri medicinali
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
L’uso di Vicks MediNait non è raccomandato insieme a medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica.
È importante informare il medico se sta usando uno qualsiasi dei seguenti medicinali:
- rifampicina (un antibiotico, medicinale usato per trattare infezioni causate da batteri);
- cimetidina (medicinale utilizzato per trattare le ulcere e i bruciori di stomaco);
- glutetimide, fenobarbital e carbamazepina (medicinali usati per trattare l’epilessia, (una malattia che causa perdita di coscienza e violente contrazioni involontarie dei muscoli);
- metoclopramide o da domperidone (medicinali usati per trattare la nausea e il vomito);
- colestiramina (un medicinale che usato per abbassare i livelli di colesterolo);
- warfarin e di altri anticoagulanti (medicinali che ritardano la coagulazione del sangue);
- fluoxetina, paroxetina, sertralina e bupropione (mdicinali usati per trattare la depressione);
- ipnotici (medicinali che inducono il sonno), sedativi (calmanti), ansiolitici (che riducono lo stato di ansia);
- terbinafrina (usata per il trattamento delle micosi, infezioni da funghi);
- amiodarone, flecainide, propafenone, chinidina (medicinali usati per disturbi del ritmo del cuore);
- antiaggreganti (medicinali che impediscono l’aggregazione delle piastrine) come l’acido acetilsalicilico);
- metadone (usato per trattare i dolori gravi o per ridurre i sintomi da astinenza nei casi di dipendenza da stupefacenti);
- cinacalcet (usato per ridurre la quantità di calcio nel sangue);
- aloperidolo, perfenazina e tioridazina(medicinali usati per trattare disturbi della mente);
- diuretici, ACE-inibitori, bloccanti del recettore dell’angiotensina II (medicinali usati per abbassare la pressione);
- corticosteroidi (medicinali usati per il trattamento degli stati infiammatori);
- flucloxacillina (antibiotico), a causa di un grave rischio di alterazioni del sangue e dei liquidi (acidosi metabolica con gap anionico elevato) che deve essere trattata urgentemente e che può verificarsi in particolare in caso di grave compromissione renale, sepsi (quando i batteri e le loro tossine circolano nel sangue portando a danni d''organo), malnutrizione, alcolismo cronico e se vengono utilizzate le dosi massime giornaliere di paracetamolo.

Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
- Interrompa il trattamento e informi immediatamente il medico se dovesse manifestare i seguenti sintomi:eruzioni cutanee e prurito;
- grave reazione allergica (anafilassi);
- costrizione dei bronchi che causa difficoltà a respirare (broncospasmo);
- gonfiore della gola dovuto ad accumulo di liquidi (edema della laringe), gonfiore del viso, labbra, bocca, lingua e gola che può causare problemi nella respirazione e nella deglutizione (angioedema).
- Questi possono essere i segni di reazioni allergiche gravi (shock anafilattico) i cui segni possono includere difficoltà respiratoria, dolore toracico o costrizione toracica e/o vertigini/svenimenti, prurito della pelle o noduli in rilievo sulla pelle, gonfiore del viso, delle labbra, della lingua e/o della gola e che può essere potenzialmente pericoloso per la vita;irritazione della pelle, orticaria;
- formazione di papule rosse o vesciche diffuse e desquamazione in particolare su gambe, braccia, mani e piedi, che possono estendersi al volto, alle labbra e alle mucose, accompagnati occasionalmente da febbre. Questi possono essere i segni di gravi malattie della pelle come Eritema Multiforme, la Necrolisi Epidermica Tossica e la Sindrome di Stevens-Johnson;
- perdita di sangue dal naso (epistassi);
- maggiore propensione al sanguinamento delle ferite.

Gli altri effetti indesiderati segnalati sono:
Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):
- sonnolenza;
- mal di testa (cefalea);
- visione offuscata;
- compromissione psicomotoria;
- bocca secca;
- stitichezza;
- risalita dell’acido dello stomaco che causa bruciore (reflusso gastrico).

Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000):
- nausea;
- vomito;
- dolore addominale;
- diarrea;
- allergie (ipersensibilità);
- arrossamento della pelle (eritema);
- orticaria;
- sensazione di movimento rotatorio, oscillatorio o di sbandamento (vertigini);
- alterazione della quantità e della qualità del sonno (insonnia).

Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000)
- riduzione del numero delle piastrine (trombocitopenia);
- riduzione del numero di tutte le cellule del sangue (pantocitopenia);
- riduzione del numero di un tipo di globuli bianchi detti granulociti (agranulocitosi);
- riduzione del numero di un tipo di globuli bianchi detti neutrofili (neutropenia);
- riduzione del numero dei globuli bianchi (leucopenia);
- riduzione dell’emoglobina (sostanza che trasporta l’ossigeno nel sangue), causata dalla distruzione dei globuli rossi (anemia emolitica);
- arrossamento della pelle con bolle e vesciche(eruzione fissa da farmaci).

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
- eccessiva produzione gas nell’intestino (flatulenza);
- digestione difficile (dispepsia);
- presenza di sangue digerito nelle feci (melena);
- vomito di sangue (ematemesi);
- infiammazioni della bocca (stomatiti ulcerative);
- peggioramento di una infiammazione intestinale caratterizzata da episodi di diarrea e gonfiore addominale (colite);
- peggioramento di una grave infiammazione dell’intestino (Morbo di Crohn), vedere Avvertenze e precauzioni;
- aumento delle proteine nel sangue che aumentano in caso di danno del fegato (GOT e GPT);
- colorazione gialla della pelle e della parte bianca degli occhi (ittero);
- infiammazione del fegato (epatite) fino morte d del fegato (necrosi epatica);
- infiammazione e lesioni dello stomaco (gastrite, ulcere peptiche), talvolta fatali e soprattutto negli anziani;
- perforazione o sanguinamento dello stomaco e/o dell’intestino (emorragia gastriointestinale), vedere Avvertenze e precauzioni;
- incapacità di svuotare la vescica (ritenzione urinaria) e difficoltà ad urinare (disuria); - mancata produzione di urine (anuria);
- presenza di sangue nelle urine (ematuria);
- alterazioni della funzionalità renale (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale);
- debolezza (astenia);
- reazione di sensibilità alla luce solare o lampade UV (fotosensibilità);
- movimenti involontari, bruschi e incontrollati dei muscoli (convulsioni);
- difficoltà respiratorie per aumento delle secrezioni nei bronchi;
- alterazioni del battito cardiaco soprattutto negli anziani [battiti irregolari (extrasistoli) e aumento del numero dei battiti al minuto (tachicardia)];
- pressione bassa (ipotensione) soprattutto negli anziani;
- accumulo di liquidi nel corpo (edema);
- pressione alta (ipertensione);
- alterazione della funzione di pompa del cuore (insufficienza cardiaca);
- iperattività psicomotoria soprattutto nei bambini.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

Monografia

024449050

DENOMINAZIONE

VICKS MEDINAIT 0,5 MG/ML + 0,25 MG/ML + 20 MG/ML SCIROPPO

PRINCIPI ATTIVI

100 ml di sciroppo contengono: Principi attivi Destrometorfano bromidrato 0,05 g; Dossilamina succinato 0,025 g; Paracetamolo 2 g. Eccipienti con effetti noti: saccarosio, sodio, sodio benzoato, glicole propilenico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

ECCIPIENTI

Glicole propilenico, sodio citrato, acido citrico monoidrato, potassio sorbato, sodio benzoato, macrogol, saccarosio, glicerolo, anetolo, giallo chinolina (E 104), blu brillante FCF (E 133) e acqua depurata.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento dei sintomi del raffreddore e dell’influenza.

CONTROINDICAZIONI/EFFET TI INDESIDERATI

- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Bambini e adolescenti al di sotto dei 12 anni di età. - Asma, diabete, glaucoma, ipertrofia prostatica, stenosi dell’apparato gastroenterico ed urogenitale, epilessia, gravi malattie epatiche o grave compromissione renale. - Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed anemia emolitica (per il contenuto di paracetamolo). - Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione dovuta a precedenti trattamenti con medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). - Grave insufficienza cardiaca. Non somministrare contemporaneamente o nelle due settimane successive a terapia con farmaci antidepressivi inibitori delle MAO.

POSOLOGIA

Posologia Adulti e adolescenti oltre 12 anni: La dose raccomandata è 30 ml una volta al giorno. 30 ml contengono 0,015 g di destrometorfano bromidrato, 0,0075 g di dossilamina succinato e 0,6 g di paracetamolo Non superare le dosi raccomandate. Durata di trattamento Dopo 3 giorni di impiego continuativo, in assenza di risultati apprezzabili, rivalutare il quadro clinico. Modo di somministrazione Vicks MediNait va assunto prima di coricarsi per il riposo notturno e a stomaco pieno. Servirsi del bicchiere dosatore incluso nella confezione.

CONSERVAZIONE

Tenere il flacone nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Una eventuale variazione della colorazione dello sciroppo non altera la qualità del prodotto.

AVVERTENZE

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi. Gli anziani hanno una maggiore suscettibilità all’insorgenza di effetti indesiderati. Una tosse cronica o persistente dovuta a fumo, enfisema, asma richiede una valutazione clinica. In caso di tosse irritante con una notevole produzione di muco Vicks MediNait deve essere usato con particolare cautela e dopo un'attenta valutazione del rischio-beneficio. Dosi elevate o prolungate di paracetamolo, presente nel prodotto, possono provocare un’epatopatia ad alto rischio ed alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi. Il paracetamolo va utilizzato con cautela in soggetti con insufficienza renale o epatica, inclusi quelli con epatopatia non cirrotica alcolica. I danni da sovradosaggio sono maggiori nei soggetti affetti da epatopatia alcolica. Vicks MediNait non deve essere usato con altri prodotti contenenti paracetamolo o medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica. Nei rari casi di comparsa di reazioni allergiche la somministrazione va sospesa e deve essere istituito un idoneo trattamento. L’uso degli antistaminici con antibiotici ototossici può mascherare i primi segni di ototossicità, che può essere percepita tardivamente, quando il danno è irreversibile. Vicks MediNait va usato con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari, ipertensione e ipertiroidismo. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con Vicks MediNait soltanto dopo attenta valutazione, considerato il rischio di ritenzione idrica ed edema. L’assunzione di alcol durante il trattamento è da evitare. Rischi derivanti dall’uso concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati L’uso concomitante di Vicks MediNait e medicinali ad azione sedativa come le benzodiazepine, o farmaci correlati, può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali ad azione sedativa deve essere limitata ai pazienti per i quali non sono possibili trattamenti alternativi. Se viene presa la decisione di prescrivere Vicks MediNait insieme a medicinali ad azione sedativa, la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. I pazienti devono essere seguiti attentamente per riconoscere segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tal proposito è fortemente raccomandato di informare i pazienti e chiunque si prenda cura di loro (ove applicabile) in modo che siano consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5). Il destrometorfano può dare assuefazione. A seguito di un uso prolungato, i pazienti possono sviluppare tolleranza al medicinale, così come dipendenza mentale e fisica. I pazienti con tendenza all’abuso o alla dipendenza devono assumere Vicks MediNait per brevi periodi ed essere attentamente monitorati. Sono stati segnalati casi di abuso e dipendenza da destrometorfano. Si raccomanda cautela particolarmente per adolescenti e giovani adulti, nonché in pazienti con un’anamnesi di abuso di droghe o sostanze psicoattive. Sindrome da serotonina Effetti serotoninergici, incluso lo sviluppo di una sindrome da serotonina potenzialmente letale, sono stati segnalati per destrometorfano con somministrazione concomitante di agenti serotoninergici, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (selective serotonin reuptake inhibitors, SSRI), farmaci che alterano il metabolismo della serotonina (tra cui gli inibitori della monoammino-ossidasi [monoamine oxidase inhibitors, MAOI]) e gli inibitori del CYP2D6. La sindrome da serotonina può includere variazioni dello stato mentale, instabilità autonomica, anomalie neuromuscolari e/o sintomi gastrointestinali. Qualora si sospetti una sindrome da serotonina, il trattamento con Vicks Medinait dovrà essere interrotto. L’uso concomitante di medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2 deve essere evitato. Il destrometorfano è metabolizzato dal citocromo epatico P450 2D6 (vedere paragrafo 5.2). L’attività di questo enzima è geneticamente determinata. Circa il 10% della popolazione metabolizza lentamente il CYP2D6. In metabolizzatori lenti e pazienti con uso concomitante di inibitori del CYP2D6 possono manifestarsi effetti esagerati e/o prolungati del destrometorfano. È necessario prestare attenzione in pazienti metabolizzatori lenti del CYP2D6 o che utilizzano inibitori del CYP2D6 (vedere paragrafo 4.5). Anziani: Gli anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Nei pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale (soprattutto emorragia gastrointestinale) anche all’inizio del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l’acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Vicks MediNait il trattamento deve essere sospeso. I medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorificadevono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l’uso di medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica (vedere paragrafo 4.8). All’inizio del trattamento i pazienti sembrano essere a più alto rischio. Vicks MediNait deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (ad es. alcolismo cronico), così come in quelli che utilizzano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Vicks MediNait contiene 8,25 g di saccarosio per dose (pari a 30 ml). Da tenere in considerazione in persone affette da diabete mellito. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene circa 75 mg di sodio per dose (pari a 30 ml) equivalente circa al 3,8% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Vicks MediNait contiene 30 mg di sodio benzoato per dose (pari a 30 ml). Questo medicinale contiene 3 g di glicole propilenico per dose (pari a 30 ml). Il monitoraggio clinico è richiesto per i pazienti con insufficienza epatica o renale a causa di vari eventi avversi attribuiti a propilene glicole come disfunzione renale (necrosi tubulare acuta), danno renale acuto e disfunzione epatica. Sebbene glicole propilenico non abbia mostrato effetti tossici sulla riproduzione e lo sviluppo in animali o umani, può raggiungere il feto ed è stato ritrovato nel latte materno. Come conseguenza, la somministrazione di glicole propilenico a pazienti in gravidanza o in allattamento deve essere considerata caso per caso. Interferenza con test sierologici La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

INTERAZIONI

La somministrazione concomitante con farmaci inibitori delle MAO è controindicata (vedere paragrafo 4.3). Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimide, fenobarbital, carbamazepina e alcol) a causa di un aumentato rischio di epatotossicità da paracetamolo. La velocità di assorbimento del paracetamolo può essere aumentata da metoclopramide o da domperidone e l’assorbimento può essere ridotto da colestiramina. L’effetto anticoagulante del warfarin e di altri farmaci cumarinici può essere rafforzato dall’uso prolungato e regolare di paracetamolo, aumentando il rischio di sanguinamento. Induttori degli enzimi epatici (es alcol e antiepilettici) possono aumentare l’epatotossicità del paracetamolo, in particolare dopo un’overdose. Inibitori del CYP2D6 Vi è una possibilità di interazione tra il destrometorfano e medicinali che inibiscono l’isoenzima CYP2D6 come gli SSRIs (ad es., fluoxetina, paroxetina). Il destrometorfano è metabolizzato dal CYP2D6 e ha un ampio metabolismo di primo passaggio. L’uso concomitante di potenti inibitori dell’enzima CYP2D6 può aumentare le concentrazioni di destrometorfano nel corpo a livelli di molte volte superiori al valore normale. Ciò aumenta il rischio per il paziente di effetti tossici del destrometorfano (agitazione, confusione, tremore, insonnia, diarrea e depressione respiratoria) e di sviluppo della sindrome serotoninergica. Potenti inibitori del CYP2D6 sono fluoxetina, paroxetina, chinidina e terbinafina. In corso di uso concomitante con la chinidina, le concentrazioni plasmatiche di destrometorfano sono aumentate fino a 20 volte, con conseguente aumento degli effetti avversi sul sistema nervoso centrale dell’agente. Anche amiodarone, flecainide e propafenone, sertralina, bupropione, metadone, cinacalcet, aloperidolo, perfenazina e tioridazina hanno effetti simili sul metabolismo del destrometorfano. Se è necessario l’uso concomitante degli inibitori del CYP2D6 e del destrometorfano, il paziente deve essere monitorato e potrebbe essere necessario ridurre la dose di destrometorfano. Diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dell’angiotensina II: I medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. Nei soggetti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o anziani) la co-somministrazione con un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale. Si raccomandano l’idratazione prima di iniziare la terapia concomitante e lo stretto monitoraggio della funzionalità renale dopo l’inizio del trattamento. Corticosteroidi: la somministrazione contemporanea può aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti: i medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): la co-somministrazione può determinare un aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Medicinali ad azione sedativa come benzodiazepine o medicinali correlati L’uso concomitante di oppioidi e medicinali ad azione sedativa come benzodiazepine, o medicinali correlati, aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell’effetto depressivo additivo sul SNC. La dose e la durata dell’uso concomitante devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4). Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).

EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati sono classificati in base alla loro frequenza ed elencati in ordine decrescente di gravità. La frequenza delle reazioni avverse è definita mediante la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetti collaterali
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, anemia emolitica, neutropenia, pancitopenia, epistassi, maggiore propensione al sanguinamento delle ferite.
Patologie del sistema immunitario Raro ipersensibilità, shock anafilattico, anafilassi, angioedema, edema della laringe, broncospasmo.
Patologie del sistema nervoso Comune sonnolenza, cefalea, visione offuscata, compromissione psicomotoria.
Raro vertigini, insonnia.
Non nota iperattività psicomotoria*
Patologie gastrointestinale Comune secchezza delle fauci, stipsi, reflusso gastrico.
Raro nausea, vomito, dolore addominale, diarrea.
Non nota esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4), ulcera peptica, perforazione o emorragia gastrointestinale** (vedere paragrafo 4.4), gastrite, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, flatulenza, dispesia.
Patologie epatobiliare Non nota epatite, aumento delle aminotransferasi, ittero, necrosi epatica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro eruzioni cutanee, orticaria, eritema, prurito, eruzione fissa da farmaci
Molto Raro eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica
Patologie renali ed urinarie Non nota insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria, ritenzione urinaria, disuria.
*Stimolazione paradossale del sistema nervoso centrale, soprattutto nei bambini **talvolta fatale, in particolare nei pazienti anziani Effetti indesiderati di classe: Antistaminici Astenia, fotosensibilità, convulsioni (ad alte dosi), difficoltà respiratorie per aumento delle secrezioni bronchiali, e, soprattutto negli anziani ipotensione e disturbi del ritmo(extrasistoli e tachicardia). Medicinali ad attività anti-infiammatoria, anti-piretica e antidolorifica Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nel sito https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

SOVRADOSAGGIO

In caso di iperdosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica, che può evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile. Sintomi e segni Paracetamolo: I sintomi del sovradosaggio da paracetamolo nelle prime 24 ore sono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Danni al fegato possono manifestarsi dalle 12 alle 48 ore dopo l’ingestione. Possono verificarsi anomalie nel metabolismo del glucosio e acidosi metabolica. In caso di avvelenamento grave, l’insufficienza epatica può progredire in encefalopatia, coma e morte. Un’insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta può svilupparsi anche in assenza di gravi danni al fegato. Sono state riportate aritmie cardiache. Altri sintomi possono includere depressione del SNC, effetti cardiovascolari e danno renale. Destrometorfano o Dossilamina: In seguito a sovradosaggio con dossilamina possono manifestarsi sintomi come eccitazione, confusione mentale, convulsioni e depressione respiratoria. Il sovradosaggio di destrometorfano può essere associato a nausea, vomito, distonia, agitazione, confusione, sonnolenza, stupore, nistagmo, cardiotossicità (tachicardia, ECG anormalo incluso il prolungamento dell’intervallo QTc), atassia, psicosi tossica con allucinazioni visive, ipereccitabilità. In caso di sovradosaggio massivo, si possono osservare i seguenti sintomi: coma, depressione respiratoria, convulsioni. Gestione: Il trattamento immediato è essenziale per la gestione del sovradosaggio da paracetamolo. Nonostante la mancanza di sintomi precoci significativi, i pazienti devono urgentemente recarsi all’ospedale per un’immediata assistenza medica e qualsiasi paziente che abbia ingerito circa 7,5 g o più di paracetamolo nelle 4 ore precedenti deve sottoporsi a lavanda gastrica. Può essere necessaria la somministrazione di metionina per via orale o di N-acetilcisteina per via endovenosa, che possono avere un effetto benefico fino ad almeno 48 ore dopo il sovradosaggio. Devono essere disponibili misure di supporto generali. Il carbone attivo può essere somministrato a pazienti asintomatici che hanno ingerito sovradosaggi di destrometorfano nell’ora precedente. Per i pazienti che hanno ingerito destrometorfano e sono sedati o comatosi, si può prendere in considerazione naloxone, nelle dosi usuali per il trattamento del sovradosaggio da oppioidi. Possono essere utilizzate benzodiazepine per le convulsioni e benzodiazepine e misure di raffreddamento esterno per l’ipertermia da sindrome da serotonina.

GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

I dati sulla sicurezza d’uso di Vicks MediNait in gravidanza e durante l’allattamento con latte materno sono limitati. Vicks MediNait durante la gravidanza e l’allattamento con latte materno non è raccomandato. L’uso di deve essere preso in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il feto o il bambino. Gravidanza I numerosi dati relativi all’uso del paracetamolo durane la gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato per il più breve tempo possibile e con la minore frequenza possibile. I dati di letteratura non mostrano un aumento comprovato della frequenza di malformazioni o altri effetti dannosi diretti o indiretti sul feto indotti da destrometorfano. L’uso durante la fase avanzata della gravidanza può esporre il neonato a depressione respiratoria. Studi epidemiologici non indicano tossicità malformativa indotta da dossilamina. Considerata l’attività anticolinergica e sedativa della dossilamina, il monitoraggio del neonato è fortemente raccomandato in caso di utilizzo di Vicks MediNait in prossimità del parto. Allattamento Pur essendo escreto nel latte materno, l’uso del paracetamolo è compatibile con l’allattamento. Non è nota l’escrezione nel latte materno di destrometorfano e dossilamina.

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